L’annuncio della Protezione Civile, “Crepaccio si e’ allargato”. Ecco cosa sta succedendo sulla Marmolada
Le attività sono sospese sulla Marmolada per il recupero di ulteriori reperti dopo il crollo del seracco a inizio luglio. Vengono effettuati dei sopralluoghi per un rilievo completo del crepaccio che si è aperto nel corso delle scorse ore. Mauro Gaddo, direttore dell’Ufficio previsioni e pianificazione della Protezione civile della Provincia di Trento spiega di aver ricevuto dal gestore del rifugio la segnalazione di quattro forti boati dovuti al movimento del ghiacciaio, come riporta ildolomiti.it.
Nuova frattura
La frattura è posizionata sulla destra orografica rispetto all’area della tragedia. C’è molta acqua, anche perché è stata registrata una temperatura di 16 gradi in quota. Gaddo fa sapere che il crepaccio c’è sempre stato, ma sembra si sia allargato e c’è una grande quantità di acqua che entra nella frattura. Al momento del primo sopralluogo intorno alle 13.30 di domenica 17 luglio sono stati registrati 16 gradi.
Temperature molto elevate
Le temperature sono molto elevate e rendono quindi rischiosa l’area e gli interventi via terra. Vengono usati gli strumenti di monitoraggio e una squadra di droni si è portata in quota per un rilievo completo del crepaccio, spiega Gaddo. Dalle prime rilevazioni aeree si stima che il crepaccio abbia una larghezza di circa 200 metri per un spessore tra i 25 ed i 35 metri. La zona è interdetta agli escursionisti dopo la tragedia del 3 luglio scorso.
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Area interdetta agli escursionisti
L’area è interdetta agli escursionisti da domenica 3 luglio quando il distacco di un gigantesco seracco di ghiaccio e roccia ha ucciso 11 alpinisti ferendone altri sette. Il gestore del rifugio ha parlato infatti di un forte rombo sulla destra orografica del massiccio e di un grande crepaccio che si è aperto.
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