La NASA punta ad osservare 100.000 pianeti nella Via Lattea
All’interno della nostra galassia, la Via Lattea, ci sono – secondo uno studio – circa 6 miliardi di pianeti simili alla Terra: un numero senza dubbio spropositato. Se trovarli tutti è di fatto impossibile, la NASA sta pensando ad un obiettivo più realizzabile: trovarne 100.000. Questo, come si legge su Everyeye.it, grazie al telescopio spaziale Nancy Grace Roman e servendosi di due diverse tecniche: il microlensing gravitazionale e il metodo del transito. Leggi anche Urano emette raggi X: da dove provengono e i dettagli sulla scoperta
I metodi per scoprire nuovi pianeti
Il metodo del microlensing gravitazionale e quello del transito sono i metodi più utilizzati per trovare nuovi pianeti: con il primo si segnala la presenza di un esopianeta grazie a un picco di luce; con il secondo si trova un pianeta perché la luminosità di una stella si abbassa momentaneamente e ciò indica per l’appunto il transito di un pianeta. In realtà, comunque, bisogna attendere ancora qualche anno: il lancio del telescopio spaziale Nancy Grave Roman, infatti, è previsto a metà degli anni 2020. Leggi anche Volete fare gli astronauti? Ecco il nuovo bando di selezione ufficiale ESA
L’obiettivo del nuovo telescopio spaziale
In realtà, comunque, su Nancy Grace Roman sono riposte grosse speranze: è ritenuto, infatti, uno dei cacciatori di pianeti più importanti per la NASA. E, stando a quanto si legge in un documento del 2017 dell’astrofisico Benjamin Montet e di alcuni suoi colleghi, docente presso l’Università del New South Wales a Sydney, questo telescopio spaziale sarà in grado di osservale più di 100.000 pianeti che passeranno di fronte alle loro stelle. Leggi anche Un oggetto interstellare potrebbe essere la prima cometa veramente incontaminata mai vista, ecco quando è stata scoperta
Come saranno i nuovi pianeti
La maggior parte dei pianeti che Nancy Grace Roman sarà in grado osservare, circa tre quarti, sarà gassoso come Giove e Saturno o giganti di ghiaccio come Urano e Nettuno; gli altri pianeti, invece, saranno da quattro a otto volte più massicci della Terra. Alcuni di questi si troveranno nella cosiddetta zona abitabile della loro stella, ovvero in quella zona in cui ci sono le condizioni ideali per la vita per come la conosciamo.
Le opportunità per gli astronomi
Per la prima volta, inoltre, saremo in grado grazie a questa missione di scovare un gran numero di pianeti in transito localizzati a migliaia di anni di luce di distanza, fino ad un massimo di 26mila anni luce. Sarà così possibile, per gli astronomi, saperne di più sui pianeti in regioni diverse della nostra galassia e sulla loro demografia.
Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.