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Mercoledì 13 Novembre
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A rischio il ghiaccio presente sulla Luna: ecco perché e cosa ne causerebbe la contaminazione

Si teme l'inquinamento dell'acqua presente nel sottosuolo della Luna a causa delle numerose missioni previste fino al 2024: ecco i dettagli dello studio

A rischio il ghiaccio presente sulla Luna: ecco perché e cosa ne causerebbe la contaminazione
Foto Pixabay

A rischio il ghiaccio presente sulla Luna: ecco perché e cosa ne causerebbe la contaminazione

Alcuni Paesi del mondo sono al lavoro da anni per raggiungere la Luna e fare in modo che la missione statunitense del 1969, con primo allunaggio da parte degli astronauti Neil Armstrong e Buzz Aldrin, non sia l’unica della storia dell’umanità. Ma non è tutto perché recenti studi hanno portato alla luce il fatto che nel sottosuolo lunare è possibile trovare (e anche portare sulla Terra per tutti gli studi del caso) acqua. Tuttavia c’è da fare attenzione perché, come riportato dalla rivista Nature, le otto missioni sulla Luna in programma nei prossimi tre anni rischierebbero di contaminare il ghiaccio lunare privandolo della sua naturalezza. AVVISTAMENTI DI UFO NON ATTENDIBLI: ECCO LA NUOVA TEORIA

I dettagli dello studio

Cinque nazioni (Stati Uniti, Cina, Russia, India e Giappone) dovrebbero raggiungere la Luna da qui al 2024 per studiare l’acqua congelata nei crateri dei poli lunari, regioni perennemente in ombra del nostro satellite, ma c’è comunque forte preoccupazione per la possibilità di “inquinamento” dell’acqua a causa del parecchio traffico di veicoli spaziali da qui a tre anni. Il problema è proprio la fase di atterraggio dei lander, durante la quale si verificherebbe una diffusione del vapore acqueo attorno a tutta la superficie della Luna per due giorni (che però è l’equivalente di due mesi terrestri) che contaminerebbe l’acqua. Questo è quanto appurato da una simulazione di atterraggio condotta presso la “Johns Hopkins University” (Maryland, USA). Data l’importanza cruciale delle missioni sulla Luna (tra chi vorrebbe sfruttare l’acqua del satellite per trasformarla in carburante per veicoli spaziali e chi, invece, intende solo studiare il modo in cui essa si è formata da quelle parti) sarebbe al vaglio un nuovo piano di atterraggio senza conseguenze per l’acqua nel sottosuolo locale. UN “BRACCIO SPECIALE” PER RIPORTARE I RAZZI DA MARTE SULLA TERRA E RIPARTIRE SUBITO: IL NUOVO PROGETTO DI ELON MUSK

La Cina sta per aprire i campioni raccolti sulla Luna: ecco cosa succederà ora

I campioni raccolti sulla Luna dalla sonda cinese sono giunti sulla Terra e in procinto di essere analizzati: la missione Chang’e 5 infatti, come riportato da Ansa.it, è terminata con successo lo scorso 16 dicembre con l’atterraggio della capsula (all’interno c’erano estratti del suolo lunare) in Mongolia Interna, con conseguente trasporto del materiale a Pechino per essere esaminato dall’Accademia Cinese delle Scienze. I campioni lunari, dal peso di circa 1,7 kg, verranno ora disimballati e trasferiti in un ambiente di azoto per le esaminazioni. La Cina, tra l’altro, ha dichiarato di voler condividere con Stati Uniti e Russia (come previsto dal Trattato sullo Spazio Esterno) le informazioni tratte dagli scienziati locali, ma gli USA avrebbero fatto sapere di non volerle ricevere: anche gli americani, infatti, sono impegnati in missioni di esplorazione e studio del suolo lunare e la NASA ha firmato di recente accordi per acquistare campioni lunari raccolti da compagnie spaziali commerciali. MISTERIOSO SEGNALE RADIO DA PROXIMA CENTAURI: ECCO COSA PUÓ ESSERE STATO

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Le parole degli esperti

Saranno condotte – ha dichiarato con soddisfazione Li Chunlai, vice capo progettista della missione Chang’e-5 – ricerche a lungo termine sui campioni lunari, per studiare struttura, proprietà fisiche, composizione chimica e caratteristiche dei minerali”. “Speriamo di approfondire la nostra comprensione dell’origine ed evoluzione della Luna” ha poi aggiunto Wu Yanhua, vicedirettore dell’Agenzia Spaziale Cinese (Cnsa). Il traguardo raggiunto dalla Cina, ottenuto grazie al lavoro del lander direttamente sulla superficie lunare (con un trapano e un braccio robotico), è molto importante per scoprire la consistenza del nostro satellite. In attesa che l’uomo possa tornarci nuovamente entro pochi anni… SCOPERTA UNA “AUTOSTRADA” NELLO SPAZIO DOVE LE COSE SI MUOVONO PIÚ VELOCEMENTE

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Marco Reda

Giornalista pubblicista dal 2013, esperto e specializzato in calcio e altri sport ma anche spettacoli tv, attualità, cronaca e salute.

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