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Martedì 19 Novembre
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Addio alla Stazione Spaziale Internazionale, nel 2031 crollerà sulla Terra: ecco perché

I tecnici NASA hanno deciso di distruggere la Stazione Spaziale Internazionale nel 2031, posticipando di sette anni l'evento

Addio alla Stazione Spaziale Internazionale, nel 2031 crollerà sulla Terra: ecco perché
Foto PixaBay.com

La Stazione Spaziale Internazionale verrà distrutta nel 2031: tutti i dettagli e cosa succederà

La Stazione Spaziale Internazionale è (quasi) ai titoli di coda: la ISS, punto di riferimento per decine di missioni in orbita, sta per essere pensionata dopo trent’anni di “onorato servizio”. Nel 2030 infatti, come riportato da Ansa.it, essa crollerà sulla Terra con un tuffo nell’Oceano Pacifico per poi inabissarsi nel punto più inaccessibile e lontano dalle terre emerse, il cosiddetto “cimitero” dei veicoli spaziali chiamato “Punto Nemo” in onore del Capitano Nemo di Jules Verne. A stabilirlo sono stati proprio i tecnici NASA. Ma perché? SCOPERTO ESOPIANETA CON ATMOSFERA SIMILE ALLA TERRA: TUTTI I DETTAGLI

Ecco perché verrà fatta crollare la ISS

La distruzione della Stazione Spaziale Internazionale in realtà era programmata per il 2024 ma, data la buona condizione dei materiali che compongono la struttura, il tutto è stato rimandato di sette anni. Il motivo della procedura che avverrà nel 2024, dunque, è legato unicamente alla naturale usura delle componenti meccaniche ed elettroniche. Il piano prevede che una volta raggiunto il fine vita della Iss, verranno distaccati i moduli commerciali: dopodiché la Stazione Spaziale abbasserà l’altezza dell’orbita fino a sfiorare l’atmosfera terrestre e così acquisterà maggiore velocità. STRANO SEGNALE RADIO PROVENIENTE DALLO SPAZIO, ECCO É

Le ultime manovre e l’ammaraggio

Nelle manovre di deorbitamento la ISS sarà assistita da alcune navette spaziali senza equipaggio. Nel rientro in atmosfera, infine, parte della Stazione Spaziale dovrebbe disintegrarsi mentre i resti finiranno per inabissarsi nel punto più remoto dell’Oceano Pacifico. A quel punto si scriverà una volta per tutte la parola “Fine” ad uno strumento che è stato fondamentale per la storia dell’astronomia.

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Nunzio Corrasco

Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.

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