Ecco le nuove scoperte che riguardano le dimensioni dei buchi neri
Gli astronomi hanno revisionato i loro studi sul primissimo buco nero di dimensione quasi stellare che è mai stato identificato, scoprendo che è almeno il 50% più massiccio di quanto si pensava. Questo corpo celeste si trova nel sistema Cygnus X-1 binario e emittente nei raggi-x, stimato adesso come avente una massa di 21 volte quella del nostro Sole. Questo lo rende il più grosso buco nero in questa categoria mai rilevato senza utilizzare le onde gravitazionali e ha portato i fisici a ripensare da zero le teorie sulla sua formazione. Leggi anche Il Rover Perseverance è atterrato su Marte alla ricerca di tracce di vita.
Una vecchia scoperta e nuove sorprese
Cygnus X-1 è stato scoperto nel 1964 e identificato come una sorgente raggi-x. Grazie agli studi di astrofisici come Kip Thorne e Stephen Hawking è poi stato identificato come un buco nero. Dopo diversi studi si è stabilito che l’emissione nei raggi-x sia è legata al fatto che il corpo si trova in un sistema binario con una stella. Per molto tempo è stato il buco nero più studiato in assoluto, un oggetto che si riteneva essere a circa 6.070 anni luce dalla Terra, con appena 14.8 masse solari e una stella compagna binaria supergigante, catalogata come HDE 226868, stimata in 24 masse solari.
Nuove crepe in una vecchia teoria
Dagli ultimi studi effettuati con il Very Long Baseline Array, un sistema di telescopi enorme con uno specchio virtuale grande quanto un continente, si è scoperto che con tutta probabilità il sistema binario è più distante di quanto era stato calcolato e di conseguenza più massiccio. L’astronomo James Miller Jones dell’International Centre for Radio Astronomy Research in Australial, l’ICRAR ha riportato come la distanza stimata sia di più di 7.000 anni luce dalla Terra il che riporterebbe il buco nero ad almeno 20 masse solari. Il ricalcolo delle dimensioni, senza utilizzare le onde gravitazionali, apre nuove teorie sulla formazione dei buchi neri.
Cosa dicono i nuovi modelli
Prima di questo anche M33 X-7 da 15.65 masse solari aveva già messo alla prova i modelli di formazione attualmente in uso. Secondo i nuovi modelli una stella massiccia collassa in un buco nero perdendo massa più lentamente del previsto. Il precursore di Cygnus X-1 doveva avere 60 volte le dimensioni del Sole ed è collassato allo stato attuale senza passare attraverso la fase di supernova. Questo buco nero si trova a una distanza incredibilmente bassa dalla sua compagna, attorno a cui orbita in 5.6 giorni, ma nonostante la vicinanza, il corpi celesti non si fonderanno prima di 13.8 miliardi di anni, in base ai modelli attuali.
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