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Sabato 5 Ottobre
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Anche da una stella morente può essere originato un pianeta nuovo

Una stella morente può originare un nuovo pianeta? Ecco cosa si è scoperto

Anche da una stella morente può essere originato un pianeta nuovo
Esopianeti (Foto Pixabay)

Secondo nuovi studi si stanno formando grandi cavità nel 10% delle stelle binarie evolute con dischi, formando pianeti

I pianeti riescono a formarsi poco tempo dopo la formazione delle stelle. Il nostro sole è nato oltre 4,6 miliardi di anni fa, la Terra 4,5, intrecciando definitivamente il loro destino. Quando il Sole si espanderà arriverà a distruggere il nostro pianeta e gli altri intorno, impedendone quindi la formazione di altri intorno ad una nana bianca. Ma la nostra stella è una particolarità relativa in quanto la maggior parte delle stelle esistono in coppie binarie, con masse differenti ma con la medesima età.

Stella binaria

Quando parliamo di stella binaria ci riferiamo ad un sistema stellare che racchiude due stelle orbitanti al comune centro di massa.
Se una di questa ha una massa similare a quella del Sole, diviene una Gigante Rossa e morendo rilascia materiale nello spazio.
Il noto astronomo Jacques Kluska ha pubblicato un articolo sulla famosa rivista Astronomy & Astrophysics che evidenzia la fine del materiale nel caso in cui la stella abbia un partner binario, riportando che l’attrazione gravitazionale della stella numero due riesca a formare un disco rotante.

Stelle binarie con disco

Questa non è una novità per i ricercatori ma la possibile generazione di pianeti di seconda generazione nel disco assolutamente si. Secondo questi nuovi ed approfonditi studi si stanno formando grandi cavità nel 10% delle stelle binarie evolute con dischi, formando appunto pianeti. Questo significa che anche da una stella morente può essere originato un pianeta nuovo, portando un nuovo scenario planetario in uno spazio parametrico mai analizzato. CONTINUA A LEGGERE…

European Southern Observatory

Kluska e i coautori di questa ricerca e del relativo articolo intendono studiare molto approfonditamente i dieci dischi che rappresentano meglio queste cavità, usufruendo dei grandi telescopi presenti nell’European Southern Observatory in Cile, così da poterli analizzare nel migliori dei modi. La strada è lunga per avere la certezza di qualcosa di così innovativo ma di sicuro negli anni, grazie al lavoro di squadre di ricercatori, scienziati e astronomi, sarà ancora più chiara la vita e la formazioni di pianeti, stelle e tutto quello che fluttua nell’Universo intero.

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Valerio Fioretti

Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.

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