Anche la Turchia approderà sulla luna con un proprio rover entro il 2029: i dettagli
Anche la Turchia vuole iscriversi al prestigioso e ristretto “club” delle nazioni che hanno in programma di approdare sulla Luna. La nazione asiatica prevede di inviare un rover sulla luna entro la fine del decennio. Per compiere questa impresa verrà impiegato un motore a razzo di fabbricazione nazionale che verrà sperimentato per la prima volta in una missione di prova che si svolgerà nel 2023.
Il progetto presentato nel corso di una conferenza
A presentare questo nuovo e ambizioso progetto è stato il presidente della TUA (l’agenzia spaziale turca), Serdar Hüseyin Yildirim, nel corso di una conferenza che si è svolta a San Pietroburgo. Il programma spaziale è stato invece presentato dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan nel febbraio di quest’anno. Il lancio del rover dovrebbe avvenire nell’arco di una finestra temporale che va dal 2028 al 2029, mentre lo scopo della missione sarà quello di raccoglierà dati scientifici sulla superficie lunare.
Il programma della missione
Il rover userà un un motore ibrido attualmente in fase di sviluppo in Turchia, come ha avuto modo di ricordare anche Yildirim. Per assicurarsi che sia pronto per il lancio del rover, un prototipo del razzo volerà sulla luna alla fine del 2023. La navicella spaziale sarà condotta in orbita terrestre bassa mediante una partnership internazionale. Secondo quanto riporta l’agenzia di stampa locale, Anadolu, la missione 2023 effettuerà un brusco atterraggio sulla luna. Gli ingegneri turchi, in questo modo, potranno raccogliere elementi e dati utili per progettare un sistema di atterraggio morbido. E’ previsto anche l’invio di un astronauta turco alla Stazione Spaziale Internazionale nei prossimi anni per condurre esperimenti scientifici. Tra pochi mesi, secondo quanto riferito da Yildrim, verrà avviato un processo di formazione e selezione dei candidati. CONTINUA A LEGGERE..
Non si conosce ancora il budget a disposizione
Il programma spaziale nazionale turco, pubblicato nel febbraio di quest’anno, prevede anche l’istituzione di uno spazioporto turco locale e lo sviluppo di un sistema satellitare nazionale di posizionamento e cronometraggio regionale. Il programma spaziale e la creazione di una agenzia spaziale nazionale è stato molto criticato dai detrattori di Erdogan, proprio perchè avvenuto nel bel mezzo di una crisi economica. Il programma, secondo il presidente turco, è finalizzato alla necessità di formare e motivare nuovi ricercatori e ingegneri, affinchè possano resistere alla tentazione di emigrare all’estero. Il governo turco però non ha rivelato ancora l’entità del budget che verrà messo a disposizione per la missione sul suolo lunare.
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