Arriva lo strumento per scoprire se c’è vita aliena su un altro pianeta: ecco i dettagli
Questo è l’interrogativo che si pongono gli scienziati e, più in generale, milioni di persone in tutto il mondo: esistono altre forme di vita nello spazio? O la Terra è l’unico pianeta “animato?” Al momento non ci sono prove concrete che testimonino l’esistenza della vita su Marte, Giove o addirittura esopianeti… ma non vi è certezza nemmeno del contrario data l’impossibilità di verificare di persona (eccetto Marte sul cui suolo l’uomo dovrebbe sbarcare tra pochi anni). E mentre le osservazioni astronomiche proseguono ecco che nasce uno strumento statistico in grado di calcolare la probabilità di vita extraterreste. A idearlo sono stati i ricercatori dell’Università di Roma Tor Vergata, coordinati dal Prof. Amedeo Balbi, e quelli del Politecnico Federale di Losanna (Epfl) guidati da Claudio Grimaldi. Ma di cosa si tratta? RINTRACCIATA UNA GALASSIA DAVVERO STRANA: ECCO LA FOTO ESCLUSIVA
Lo strumento statistico
Lo strumento generato dagli scienziati italo-svizzeri, come riportato sulla rivista dell’Accademia Americana delle Scienze (Pnas), si basa essenzialmente sulle “firme biologiche”, ovvero sul rilevamento di ossigeno, metano o ozono (grazie alla tecnica della spettroscopia) su una determinata superficie. I ricercatori hanno sviluppato un sistema che se venisse rilevata anche una sola firma biologica si potrebbe concludere (con una probabilità maggiore del 95%) che i pianeti abitati nella galassia siano più di 100.000. L’obiettivo quindi è utilizzare questo sistema per tutte le aree già note dello spazio, in modo da avere la certezza o la smentita (più o meno ufficiale) sulla presenza di altri esseri viventi oltre a quelli sulla Terra. UN ASTEROIDE STA PER SORVOLARE LA TERRA: ECCO COSA SUCCEDERÁ
La campagna “follow the water” della NASA è finalizzata alla ricerca di acqua nel sistema solare e dei luoghi dove è possibile trovare tracce di vita aliena
L’astronomia mondiale farà grossi sforzi nei prossimi anni per conoscere sempre di più Marte, ma anche per sondare l’esistenza di fonti di acqua nel sistema solare e di vita aliena. Sono previsti a breve i lanci sul Pianeta Rosso del veicolo Mars 2020 della NASA e del Rosalind Franklin frutto di partnership delle agenzie spaziali europee e russe. Entrambi i robot a sei ruote cercheranno segni di vita su Marte e verranno altresì raccolti campioni promettenti che ci sveleranno molti di più di ciò che sappiamo oggi su Marte e che apriranno la strada alla grande missione del 2031 in cui l’uomo dovrebbe effettuare il primo sbarco sul pianeta rosso. L’ESPLOSIONE DI UNA SUPERNOVA POTREBBE AVER CAUSATO UN’ESTINZIONE DI MASSA 359 MILIONI DI ANNI FA
La campagna “follow the water” della NASA
Queste missioni seguono la scia di una lunga campagna “Follow the Water” guidata dalla NASA, che ha stabilito che Marte era un mondo relativamente caldo e umido miliardi di anni fa, completo di fiumi, laghi e persino, alcuni ricercatori credono che sia esistito anche un oceano molto grande. Oggi, la superficie del pianeta rosso ci appare asciutta ma molti astronomi scommettono sul fatto che esistano enormi quantità di acqua liquida nel sistema solare esterno, che scorre sotto i gusci di ghiaccio di più lune. Ad esempio Encelado, il satellite naturale di Saturno, potrebbe contenere minuscole creature che vivono nei mari bui e gelidi.
La missione Europa Clipper
La NASA ha già una missione anche su Europa, una luna di Giove quando verrà lanciato il veicolo denominato Europa Clipper, che dovrebbe essere operativo a metà degli anni ’20. Dopo essere arrivato in orbita attorno a Giove, Clipper realizzerà dozzine di missioni su Europa, per studiarne la sua superficie ghiacciata.
La missione Europa Clipper a caccia di tracce di vita aliena
La missione Europa Clipper avrà l’obiettivo di studiare la luna ghiacciata di Giove alla ricerca di informazioni dettagliate che ci forniranno un quadro attendibile sulle potenzialità di vita in altri pianeti. Insieme a Callisto e Ganimede, Europa è uno dei tre satelliti congelati di Giove. Si capirà se la luna ghiacciata di Giove presenterà le condizioni ideale per ospitare la vita. Il veicolo sarà lanciato entro il 2023, ma in caso di ulteriori rinvii non si dovrebbe superare comunque il 2025. Europa è stata indicata dalla Nasa come uno dei luoghi dove è possibile trovare tracce di vita oltre la Terra.
Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.