Mentre osservava le immagini della sonda Osiris-Rex, uno studente di Harvard ha casualmente individuato un buco nero
Uno studente ricercatore di Harvard, Branden Allen, era intento ad osservare ai raggi X lo spazio che circonda l’asteroide Bennu, quando improvvisamente si è imbattuto in un intruso e non uno qualsiasi. Infatti ha scoperto un buco nero, un corpo celeste capace di divorare tutto ciò che incontra, compresa la luce, grazie alla sua immensa forza di gravità. Inoltre, a rendere ancor più particolare la scoperta è il fatto che si tratta di un buco nero finora mai catalogato. La scoperta, riportata anche sulla pagina della missione NASA Osiris-Rex, è stata del tutto casuale, come capita il più delle volte nelle discipline scientifiche, ed è stata possibile grazie alle immagini registrate dalla sonda della Nasa Osiris-Rex.
La scoperta
La scoperta è dovuta alla grande attenzione dello studente di Harvard e alle immagini trasmesse dalla sonda che orbita intorno all’asteroide Bennu, proprio mentre il ragazzo osservava il corpo celeste. Branden Allen, immerso nella sua osservazione, è incappato in un fenomeno inatteso, un bagliore ai raggi X. Dopo una serie di lunghe verifiche, considerando anche la provenienza del segnale, il giovane studioso si è assicurato che l’oggetto non fosse ancora stato catalogato.
Il nuovo buco nero
Il buco nero intruso e appena scoperto è stato battezzato dal suo scopritore col nome di Maxi J0637-043. L’intruso, dopo una serie di rilevamenti, dista dal Sole circa 30 mila anni luce ed è situato nella costellazione Colomba.
Le prime immagini del buco nero risalgono all’11 novembre 2019, quando la sonda Osiris-Rex lo ha immortalato grazie al Rexis. Si tratta di uno strumento, sviluppato da ricercatori dell’Università di Harvard e dell’MIT (Massachusetts Institute of Technology), con il quale la sonda può intercettare i bagliori a raggi X emessi dalla materie mentre cade nel buco nero, si surriscalda e emette una radiazione intensa.
Altre testimonianze
Negli stessi giorni il bagliore del nuovo buco nero è stato intercettato anche da altri telescopi. Nello specifico si tratta del Nicer della NASA e dal Maxi dell’agenzia spaziale giapponese Jaxa. Un importantissimo traguardo scientifico raggiunto dallo studente americano e che ora apre nuovi spiragli, in campo astronomico, sull’esistenza di buchi neri finora mai rintracciati.
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