Astronomi italiani individuano la presenza di Proxima C, una super-Terra vicina al nostro pianeta
Orbita attorno a Proxima Centauri il nuovo pianeta scoperto da astronomi italiani: ecco le caratteristiche di questo pianeta
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Scoperta da astronomi italiani una nuova super-Terra che orbita attorno a Proxima Centauri, la stella più vicina alla Terra
Secondo quanto si apprende dal sito Sciencealert, gli astronomi avrebbero individuato dei nuovi segnali che rivelerebbero l'esistenza di un altro pianeta a Proxima Centauri. Proxima Centauri è la nostra stella più vicina, distante 'solo' 4,2 anni luce. Questa stella orbita attorno a un pianeta che potenzialmente potrebbe ospitare la vita umana: il Proxima b.
Proxima C è il nome del pianeta individuato
Ma in un nuovo studio, i ricercatori dell'Istituto Nazionale di Astrofisica italiano hanno rilevato alcuni cambiamenti significativi nell'attività della stella che preluderebbero proprio all'esistenza di un altro pianeta. Secondo lo studio pubblicato mercoledì sulla rivista Science Advances, questo pianeta sarebbe già stato 'battezzato' con il nome Proxima C. Si tratterebbe, secondo le prime indiscrezioni che trapelano da questo studio, di un pianeta con una massa più grande della Terra ma più piccolo di Nettuno.
E' un pianeta non adatto ad ospitare la vita umana per le basse temperature
“Proxima Centauri è la stella più vicina al sole e questa rilevazione lo renderebbe il sistema planetario più vicino a noi" sono state le parole dell'astronomo Mario Damasso, autore principale dell studio rilasciate a Business Insider. La distanza di Proxima C dalla sua stella, lo renderebbe comunque inospitale per la vita umana a causa delle temperature troppo basse e la presenza di un'atmosfera carica di idrogeno-elio. Gli astronomi pensano che pianeti con queste caratteristiche possano formarsi attorno alla “linea della neve": la distanza più vicina a una stella dove l'acqua può diventare ghiaccio. Questo perché i solidi ghiacciati si accumulano in quella regione quando un sistema stellare è ancora in fase 'embrionale', contribuendo a formare pianeti.
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Utilizzata la tecnica della velocità radiale per individuare il nuovo pianeta
Per riuscire ad individuare questa super-Terra, gli astronomi italiani si sono avvalsi di una tecnica denominata “velocità radiale” che sfrutta i cambiamenti ciclici delle posizioni delle stelle e il cambiamento dei colori della luce per identificare la presenza di altri corpi celesti. Il team di Damasso ha identificato questo tipo di cambiamento ciclico nella luce di Proxima Centauri e ha stabilito che non è correlato ai movimenti del pianeta Proxima b. Ecco perchè si è subito dedotta l'esistenza di un altro pianeta anche se, secondo quanto ha dichiarato lo stesso Damasso, non è possibile al momento “scartare la possibilità che il segnale sia effettivamente dovuto all'attività della stella".
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