Betelgeuse, il mistero più discusso degli ultimi anni
È stato probabilmente risolto uno dei misteri astronomici più discussi degli ultimi anni: tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020, infatti, si pensava che la stella Betelgeuse fosse sul punto di dare vita ad un’esplosione spettacolare prima di spegnersi definitivamente. Questo perché Betelgeuse, stella facente parte della costellazione di Orione, era diventata rapidamente meno luminosa: gli esperti avevano iniziato ad interrogarsi, ottenendo una risposta. Leggi anche Su una luna di Saturno c’è vita: la sensazionale scoperta astronomica
Il calo di luminosità inspiegabile
Betelgeuse, spalla destra di Orione, supergigante rossa ben visibile in cielo, non si sta spegnendo: il calo della sua luminosità, infatti, è dovuto alla sua turbolenta attività e ad un velo di polvere di stelle. A dicembre 2019 alcuni tra i telescopi più potenti del mondo hanno rivolto la propria attenzione nei confronti di Betelgeuse: gli esperti, infatti, erano convinti che in poco tempo avremmo assistito ad un’esplosione senza precedenti prima dello spegnimento definitivo della stella. Leggi anche Centinaia di segnali radio individuati nello spazio: di cosa si tratta?
A causarlo un velo di polveri prodotto dalla stella stessa
Ad aprile 2020, in realtà, Betelgeuse ha aumentato il proprio livello di luminosità tornando alla normalità: il dubbio, però, era rimasto. Cos’è successo nei mesi precedenti? A dare la risposta ci ha pensato un team di scienziati, che ha pubblicato i risultati in uno studio uscito sulla rivista Nature. Betelgeuse non si sta per spegnere: molto semplicemente, come riporta Repubblica.it, la stella è stata schermata da un velo di polveri prodotto dall’astro stesso. Leggi anche La NASA vuole esplorare la faccia nascosta della Luna: è pronta una missione
Cos’è successo, quindi?
Come spiegato da Gioia Rau, astrofisica italiana al Goddard Space Flight Center della NASA, la superfice di queste giganti stelle è caratterizzata da celle convettive, enormi bolle di gas che si restringono e si gonfiano: il materiale risale un po’ come fa l’acqua in ebollizione in una pentola. La stella, qualche tempo prima dell’offuscamento, ha espulso una grande quantità di gas; quando un pezzo della superficie si è raffreddato, la diminuzione di temperatura ha fatto condensare il gas in polvere solida.
Betelgeuse si spegnerà tra 100mila anni
Mistero risolto? A quanto pare sì. Ricordiamo che Betelgeuse è tra le stelle più grandi conosciute e il suo diametro è pari a quasi mille volte quello del Sole; è distante da noi circa 650 anni luce, per questo motivo i telescopi più potenti sulla Terra riescono a fornirci informazioni anche dettagliate. E per quanto riguarda la sua esplosione? Bisognerà attendere ancora: Betelgeuse, infatti, esploderà tra circa 100mila anni.
Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.