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Betelgeuse, svelato il mistero: ecco perché la stella è risultata meno luminosa nei mesi scorsi

Lo strano oscuramento di Betelgeuse nei mesi scorsi ha catturato l'attenzione degli esperti, che ora hanno fornito una spiegazione: il calo di luminosità sarebbe dovuto ad una nuvola di polvere stellare

Betelgeuse, svelato il mistero: ecco perché la stella è risultata meno luminosa nei mesi scorsi
Immagine di repertorio - Foto Pixabay

Betelgeuse, svelato il mistero: ecco perché la stella è risultata meno luminosa nei mesi scorsi

Negli scorsi mesi si è parlato a più riprese di Betelgeuse, una delle stelle maggiormente visibili dalla Terra, che tra ottobre e aprile è risultata meno luminosa del solito. Non si tratta di una vera e propria novità, anche se il calo di luminosità osservato tra il 2019 e 2020 è stato maggiore dei precedenti, catturando l’attenzione di addetti ai lavori ed esperti. In tanti si chiedevano se questo calo di luminosità fosse dovuto ai normali cicli vitali della stella, se fosse l’indizio di una nuova fase nella sua evoluzione o di altro. Forse il mistero è stato risolto. Leggi anche In futuro gli astronomi useranno il telescopio Hubble per trovare tracce di vita aliena

Le varie ipotesi prima dello studio e la nuova teoria

Nei giorni scorsi, infatti, un team di ricercatori ha pubblicato uno studio sull’Astrophysical Journal effettuato grazie ai dati raccolti dal telescopio spaziale Hubble della NASA e dell’ESA orbitante intorno al nostro pianeta: l’indagine spiega i motivi alla base delle fasi di attenuazione della luminosità riguardanti la stella supergigante Betelgeuse. Secondo i ricercatori, questi cali di luminosità sarebbero causati in realtà da una nuvola di polvere che ha bloccato la luce proveniente da questa stella che giungeva verso la Terra. Leggi anche Scoperta la stella più veloce del cosmo: ecco dove si trova e a che velocità si muove

Quanto è grande Betelgeuse

Secondo qualcuno Betelgeuse (il cui fenomeno di oscuramento anomalo è iniziato nell’ottobre 2019, raggiungendo il livello di luminosità di un fattore 3 a febbraio), essendo una supergigante rossa abbastanza vecchia in fase di ingrandimento, fosse sul punto di esplodere in una supernova: secondo lo studio in questione il momento dell’esplosione non è ancora arrivata. Beltegeuse è una stella molto grande: per avere un termine di paragone, messa al posto del Sole questa stella estenderebbe la sua superficie esterna oltre l’orbita di Giove. Leggi anche Una nuova baby galassia molto simile alla Via Lattea è stata scoperta da ALMA: le sue caratteristiche

Il fenomeno sulla superficie della stella

Il telescopio Hubble ha mostrato come in questi mesi qualcosa sia successo sulla superficie della stella (anche se, distando 725 anni luce, l’evento di oscuramento è avvenuto intorno all’anno 1300): secondo i ricercatori del materiale si è spostato attraverso l’atmosfera di Betelgeuse, staccandosi e andando poi a formare una nuvola di polvere. Un fenomeno che ha causato sulla superficie della stella una regione densa molto calda nell’area sud-est. Il materiale spostatosi era inoltre più luminoso, da due a quattro volte, delle altre aree della stella. Il materiale staccatosi ha probabilmente creato una nuvola scura che si è staccata dalla superficie ed è andata a nascondere quest’area più luminosa.

Le cause dell’evento

Questo studio è stato possibile grazie ad Hubble, il telescopio spaziale che è stato puntato verso Betelgeuse sondando la sua atmosfera esterna e misurando le linee spettrali del magnesio ionizzato. Così è stato possibile monitorare il materiale che si staccava dalla superficie e andava verso l’atmosfera della stella, spostandosi oltre e distanziandosi di milioni di chilometri dalla stessa stella. Questo materiale si è quindi raffreddato e ha oscurato la zona più luminosa creatori sulla stella. I ricercatori hanno anche provato a cercare la causa dello spostamento del materiale sulla superficie: l’ipotesi, infatti, è che questo fenomeno possa far parte del ciclo di pulsazioni della stella.

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Biagio Romano

Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.

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