C’era vita su Marte? Ecco l’incredibile scoperta
Su Marte sono state scoperte le tracce di 24 antichissimi laghi: alcuni di loro presentano una composizione di minerali che può ospitare forme di vita
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Scoperte su Marte le tracce di 24 antichi laghi
La ricerca coordinata dall'italiano Francesco Selese, ora all'Università di Utrecht, ha conseguito un importante risultato: secondo quanto si legge su “Ansa.it“, infatti, su Marte sono state scoperte le tracce di 24 laghi antichissimi. Questi ultimi risalgono a 3,5 miliadi di anni fa, ossia quando il pianeta era ricco d'acqua. Almeno 5 dei laghi che sono stati scoperti presentano una composizione di minerali che può ospitare forme di vita.
Anche nell'emisfero nord di Marte c'è stata acqua
Secondo quanto si legge su “Ansa.it“, la ricerca è stata pubblicata sul Journal of Geophysical Research Planets ed è stata condotta in stretta collaborazione con il gruppo di Gian Gabriele Ori dell'Università “Gabriele D'Annunzio" di Pescara". Nell'estate del 2018 era stato scoperto un lago salato sotterraneo che si trovava vicino al Polo Sud di Marte, mentre le nuove scoperte indicano come anche l'emisfero Nord del pianeta in passato sia stato ricco di acqua.
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Laghi su Marte molto profondi
I 24 laghi che in passato si trovavano su Marte erano tutti molto profondi (almeno 4.000 metri) e, secondo quanto dichiarato da Selese e riportato da “Ansa.it“, rappresentano una prova davvero importante di quanto su Marte ci fosse stata davvero molta acqua. Inoltre, va sottolineato come il grande oceano che si ritiene sia esistito sul pianeta era assolutamente contemporaneo rispetto a questi 24 laghi la cui presenza è stata scoperta di recente.
La presenza di acqua è una condizione essenziale per l'esistenza di vita
Francesco Selese inoltre, come riportato da “Ansa.it“, ha sottolineato come la presenza di acqua per un lungo periodo su Marte rappresenti una condizione necessaria per l'eventuale esistenza di vita in passato, ma da sola non è sufficiente. Esistono, però, altre spie del fatto che la vita era possibile: ad esempio i minerali scoperti in uno dei bacini che sono stati analizzati, vale a dire il cratere McLaughlin, assolutamente compatibili con la vita.
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Si tratta di siti ad alta priorità per la ricerca della vita
Secondo quanto si legge su “Ansa.it“, Selese sottolinea come la presenza di questi minerali su Marte spinga gli astrobiologi a ritenere che quello scoperto sia un sito ad alta priorità. Inoltre, 14 dei laghi marziani presentano le tracce ben conservate di delta di fiumi. Questi depositi, aggiunge Selese, consentono di individuare i siti ad alta priorità per ricercare la vita, siti nei quali prodotti organici potrebbero essersi conservati.
Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.
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