Ecco quali sono i requisiti richiesti per poter diventare astronauti
Le imprese di Luca Parmitano stuzzicano la fantasia di molti giovani italiani che aspirano a diventare astronauti. Ma diventarlo, non è affatto facile e richiede impegno ed abnegazione. In genere, la NASA recluta nuove leve di ‘naviganti’ dello spazio tra persone tra i 30 ei 40 anni. La formazione richiede lunghe giornate di lavoro e molti viaggi senza avere alcuna garanzia di essere selezionati.
Nel 2018 sono stati reclutati nuovi astronauti
Nella prima parte dell’anno scorso, come si legge sul sito Space.com, 18.000 americani hanno preso parte ad una selezione di astronauti. La NASA richiede requisiti rigorosi per essere un astronauta. Bisogna avere una forma fisica perfetta, ma richiede anche le competenze tecniche per svolgere lavori difficili in un veicolo spaziale o in una stazione spaziale lontana da casa.
I requisiti richiesti
I requisiti di base dell’agenzia sono una laurea in ingegneria, scienze biologiche, scienze fisiche, informatica o matematica, seguita da tre anni di esperienza professionale (o 1.000 ore di tempo pilota in comando in aeromobili a reazione). I candidati devono anche superare l’esame fisico dell’astronauta della NASA. Bisogna essere bravi nelle immersioni subacquee ma anche l’attitudine a sapersela cavare anche nelle situazioni critiche senza smarrire la bussola o entrare nel panico.
Le selezioni del passato
La NASA ha selezionato 22 “classi” di astronauti dal primo gruppo di sette astronauti nel 1959, scelti per il programma Mercury. Il programma spaziale è cresciuto e cambiato in modo significativo col trascorrere del tempo. Le prime poche classi di astronauti furono attinte in gran parte dai militari, in particolare dai piloti di prova, un gruppo ritenuto pronto ad affrontare i pericoli estremi dello spazio. Ma man mano che il programma della NASA si evolveva, sono state richieste competenze più varie e specifiche.
Ad esempio, la quarta classe di astronauti (nel 1969) era conosciuta come quella degli “scienziati” e includeva Harrison J. Schmitt, che era l’unico geologo a camminare sulla luna (durante l’Apollo 17). Degne di menzione l’ottava classe nel 1978 (tra cui selezioni femminili, afro-americane e asiatiche-americane), la 16a classe nel 1996 (la classe più grande, con 44 membri selezionati per frequenti voli di navetta spaziale per costruire la Stazione Spaziale Internazionale) e la 21a classe nel 2013 (la prima classe con una divisione del genere 50/50.
In futuro si userà la navicella ORION
Nei prossimi anni, tuttavia, la NASA spera di spostarsi di nuovo oltre l’orbita terrestre bassa per le missioni sulla luna e su Marte. Gli astronauti del futuro dovranno usare la navicella spaziale Orion per l’esplorazione dello spazio profondo. Sia SpaceX che Boeing stanno creando veicoli spaziali per il programma dell’equipaggio commerciale della NASA, che dovrebbe essere pronto entro la fine del decennio.
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