Corrente Magellanica, un nuovo studio spiega le origini di questo misterioso flusso di gas
Tra i vicini della nostra Via Lattea troviamo le famose Nubi di Magellano, conosciute fin dall’antichità, il cui nome è stato ricavato da Ferdinando Magellano: ritenute inizialmente indipendenti e tranquille, nel 1972 si è scoperto un lunghissimo getto di idrogeno neutro e gas ionizzati che si estendeva fino alle regioni esterne della Via Lattea. A tenere unite le due Nubi di Magellano e la Via Lattea è un enorme flusso di gas conosciuto come Corrente Magellanica, sulle cui origini si interrogano gli esperti. Leggi anche Una nuova baby galassia molto simile alla Via Lattea è stata scoperta da ALMA: le sue caratteristiche
Le domande senza risposta
Il getto proveniente dalle Nubi di Magellano si riteneva fosse dovuto principalmente all’interazione gravitazionale ma, come si legge su Everyeye.it, finora non era mai stata data una teoria chiara sulla sua formazione. Allo stesso modo non si riusciva a capire perché le due galassie stessero perdendo così tanto materiale, dando vita a un flusso di oltre un miliardo di masse solari. Un nuovo studio, pubblicato su Nature, ha formulato proprio una teoria in tal senso. Leggi anche Via Lattea, osservato un misterioso evento lampo radio veloce: ecco di cosa si tratta
Come si è formata la Corrente Magellanica?
Lo studio è stato capitanato da Scott Lucchini ed Elena D’Onghia, dottorando e professoressa presso i Dipartimenti di Fisica e di Astronomia della UW Madison: secondo questa nuova teoria, la Corrente Magellanica si sarebbe formata in due fasi tramite una particolarità: Grande e Piccola Nube, infatti, avrebbero iniziato ad interagire tra loro molto prima di essere catturata dalla Via Lattea, in questo modo la più grande avrebbe rubato materiale dalla sorella minore. Leggi anche Misteriosa stella scoperta nella Via Lattea: ecco di cosa si tratta
Com’è iniziata l’interazione tra le due galassie
L’interazione tra le due galassie non sarebbe nata dal loro materiale ma avrebbe iniziato a modificare prima l’Alone Galattico, una grande regione dello spazio che “protegge” quasi tutte le galassie: stiamo parlando di un processo iniziato quasi 6 miliardi di anni fa e che avrebbe liberato una nube di gas di 3 miliardi di masse solari. Nella seconda fase, poi, la Via Lattea ha iniziato a catturare le due piccole galassie aumentando ancor di più il flusso tramite lo “scontro” degli aloni galattici.
Hubble fornirà la conferma ufficiale
È proprio prendendo in considerazione l’alone, definito Corona Magellanica, che i calcoli sembrano tornare alla perfezione. Sarà il Hubble a fornire conferme ufficiali in tal senso: il telescopio, infatti, dovrà vedere le tracce rivelatrici della corona di gas magellanico intorno alle Nubi per confermare i dati del nuovo studio.
Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.