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Giovedì 14 Novembre
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Creati i primi robot che aiutano i satelliti a ripararsi l’un l’altro

L'Università di Cincinnati sta lavorando ad un progetto per la realizzazione di una rete robotica che riparerà i satelliti

Creati i primi robot che aiutano i satelliti a ripararsi l’un l’altro
Allo studio una rete robotica che aiuterà i satelliti a ripararsi a vicenda (Foto: Pixabay)

I ricercatori dell’Università di Cincinnati hanno creato una rete robotica di veicoli spaziali in grado di riparare i satelliti

I ricercatori dell’Università di Cincinnati sono al lavoro per creare una nuova rete robotica di veicoli spaziali che aiutano i satelliti a ripararsi l’un l’altro in orbita terrestre bassa. A guidare questa ricerca, secondo quanto si legge sul sito Astronomy, è l’ingegnere aerospaziale Ou Ma, che in passato ha dato il proprio contributo alla realizzazione di progetti riguardanti le armi robotiche sulla Stazione Spaziale Internazionale e alla navetta spaziale.

I satelliti si guastano con grande frequenza

Lo sviluppo di una rete di robot che possano lavorare in sinergia alla riparazione di un satellite nello spazio, potrebbe aprire nuovi scenari. Si sa che i satelliti, frequentemente, presentano guasti che richiedono l’intervento dell’uomo per poter essere riparati. Il gruppo di ricerca sta mettendo a punto questi robot intelligenti in grado di eseguire operazioni di riparazione anche molto complesse.

La navigazione automatizzata eviterà le collisioni tra satelliti

Hanno scoperto che l’uso di cinque robot che lavorano insieme possono riuscire a risolvere il problema, anche se nei test effettuati, non sempre le riparazioni sono andate a buon fine. Il progetto aiuterà gli studenti a creare una navigazione automatizzata in modo che i satelliti possano agganciarsi senza urtarsi nello spazio, facendo cadere gli oggetti.

Grazie a questo sistema si eviterà l’effetto Kessler

Una volta lanciato un satellite, è impossibile ripararlo o rifornirlo di carburante in orbita terrestre bassa. Inviare una spedizione per riparare ogni satellite rotto sarebbe troppo costosa per essere efficace. Ecco perchè tanti satelliti guasti orbitano nello spazio incrementando la cosiddetta spazzatura spaziale formata da tanti detriti causati dallo scontro dei satelliti tra loro. I detriti preesistenti e i micrometeoroidi naturali che circondano la Terra sono già fonte di preoccupazione. SpaceX ha recentemente iniziato a lanciare i suoi satelliti Starlink, che alla fine potrebbero creare una costellazione di oltre 30.000 satelliti per fornire Internet a livello globale. Ogni poche settimane, i lotti di 60 satelliti verranno inviati nello spazio fino al completamento della costellazione.

Anche la NASA sta lavorando ad un progetto analogo

Con un afflusso ancora maggiore di satelliti, l’attenzione si rivolge alla riparazione dei satelliti esistenti invece di sostituirli con quelli nuovi quando si esauriscono il carburante o si verificano piccole interruzioni. E il team dell’Università di Cincinnati non è l’unico a pensare di riparare i satelliti. La NASA ha annunciato alcuni anni fa che stava creando un veicolo spaziale di manutenzione chiamato Restore-L, che sarà lanciato nel 2022 finalizzato proprio alla riparazione dei guasti nei satelliti.

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Valerio Fioretti

Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.

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