Il Rover Curiosity ha scattato delle foto nel mese di marzo raffiguranti il paesaggio marziano
Iniziano ad arrivare le prime istantanee dal rover Curiosity della Nasa che raffigurano il paesaggio marziano dall’aspetto quasi sempre esotico. Una delle immagini scaturisce da una combinazione di 21 singole fotografie che il rover ha scattato di recente per studiare uno strano tipo di nuvola sottile sopra il suo cratere Gale. In quest’anno marziano, Curiosity ha immortalato le prime nuvole e non è rimasto deluso. Le nuvole sono comparse a partire dalla fine di gennaio, quando lo skywatcher robotico ha iniziato a documentare la presenza di strati sottili e ricchi di ghiaccio.
Le nuvole collocate sopra l’atmosfera di Marte
Si tratta di nuvole molto suggestive colorare di rosso, verde, blu e viola. Un insieme di colori che rendono questo pianeta molto intrigante dal punto di vista cromatico. La collocazione di queste nuvole è posta nelle zone alte nell’atmosfera di Marte rispetto a quelle nuvole che gli scienziati di solito vedono sul pianeta. Le strutture sono piene di ghiaccio d’acqua e galleggiano a circa 60 chilometri sopra la superficie marziana. La Nasa però non ha diffuso dati sull’altitudine delle nuvole.
Di cosa sono fatte queste nuvole?
Secondo alcuni scienziati le nuove poste più in alto potrebbero avere una composizione diversa, fatta di anidride carbonica congelata o ghiaccio secco, anche se non vi sono conferme in merito. Le immagini catturate da Curiosity hanno evidenziato la presenza di nuvole iridescenti di “madreperla”, con colori pastello ovunque. Secondo lo scienziato della Nasa, Mark Lemmon, quei colori provengono da particelle di nuvole di dimensioni quasi identiche. “Di solito – ha spiegato Lemmon – accade subito dopo che le nuvole si sono formate e sono cresciute tutte allo stesso ritmo”. CONTINUA A LEGGERE…
Quando è stata scattata la foto?
La foto è stata scattata subito dopo il tramonto nel mese di marzo. Uno straordinario collage di 21 foto utilizzando la correzione del colore in modo che la vista potesse essere simie a quella dell’occhio umano. Gli scienziati della NASA notarono per la prima volta la comparsa delle nuvole all’inizio dell’anno rispetto al previsto nel 2020 e furono subito pronti a catturare le nuvole quando hanno iniziato ad apparire alla fine di gennaio 2021.
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