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Giovedì 14 Novembre
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Didymoon, l’asteroide da deviare: a che punto è la missione? Gli ultimi sviluppi

Tra pochi giorni si terrà in Italia una riunione per discutere della missione che si propone di deviare un asteroide

Didymoon, l’asteroide da deviare: a che punto è la missione? Gli ultimi sviluppi
Nel weekend un asteroide sfiorerà il nostro pianeta: le info - Foto Pixabay

Didymoon, l’asteroide da deviare: a che punto è la missione? Gli ultimi sviluppi

Di Didymoon si è già parlato a più riprese in passato: si tratta di un asteroide, di fatto di una piccola luna del diametro di 160 metri che accompagna un corpo maggiore del diametro di 780 metri. Insieme formano l’asteroide binario near-Earth di classe Apollo chiamato Didymos. È quanto si legge su Notiziescientifiche.it.

Didymoon, la settimana prossima riunione in Italia

La settimana prossima si terrà in Italia, a Roma, una riunione in cui si parlerà proprio della missione programmata da NASA e Agenzia Spaziale Europea per deviare l’asteroide: si tratta di una missione fondamentale nell’ambito di eventuali approcci per contrastare pericoli riguardanti eventuali impatti di asteroidi o meteoriti sulla Terra.

Il nome della missione

Alla riunione, come rivela un comunicato dell’Agenzia Spaziale Europea, parteciperanno ricercatori ed esperti di asteroidi, ma anche ingegneri di veicoli spaziali provenienti da tutto il mondo: la missione in questione è AIDA, ovvero Asteroid Impact Deflection Assessment.

Come sarà deviato l’asteroide?

L’obiettivo della missione è quello di riuscire a deviare uno dei due asteroidi della coppia Didymos: come? È previsto l’impatto di un primo veicolo spaziale contro Didymoon, in modo da capire quanto devierà e di quanto sposterà la propria orbita. Queste informazioni saranno molto utili per eventuali future missioni per deviare asteroidi realmente in rotta verso la Terra. Il momento della collisione sarà registrato da un particolare strumento, che poi trasmetterà i dati a Terra.

Uno degli strumenti costruito in Italia

Double Asteroid Impact, ovvero DART: questo il nome del primo veicolo, quello che impatterà, costruito dalla NASA; lo strumento per la registrazione sarà invece un cubesat denominato LICIACube, ovvero Light Italian CubeSar for Imaginf Asteroids: c’è Italian nel nome perché sarà costruito dall’agenzia spaziale italiana e dalla Argotec di Torino. Ci sarà poi un secondo veicolo.

Il secondo veicolo

Il secondo veicolo, denominato Hera, sarà costruito dall’Agenzia Spaziale Europea e raggiungerà successivamente il punto dell’impatto per acquisire le misurazioni e varie tipologie di dati. “La nostra missione testerà una varietà di importanti nuove tecnologie”, fa sapere Ian Carnelli, uno dei membri del team di Hera. La conferenza si svolgerà nei pressi dell’Aula Ottagona dall’11 al 13 settembre 2019. 

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Biagio Romano

Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.

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