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Martedì 12 Novembre
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Ecco James Webb, il più grande telescopio della storia: come funzionerà

Wired e Focus presentano il nuovo sorprendente telescopio che permetterà di scoprire i segreti dell'Universo

Ecco James Webb, il più grande telescopio della storia: come funzionerà
Ecco James Webb, il più grande telescopio della storia: come funzionerà

Ecco il più grande telescopio del mondo: James Webb | Come funzionerà il nuovo potentissimo Osservatorio Spaziale

In attesa delle nuove missioni sulla Luna e su Marte, ecco un’altra bella novità nel campo dell’astronomia: è in fase di costruzione il più grande telescopio di tutti i tempi, che renderà l’Osservatorio Spaziale ancor più potente e preciso. Come riporta il sito Wired si tratta di un sistema che, se le progettazioni e i test andranno a buon fine, permetterà agli scienziati di analizzare lo spazio profondo e scoprire ciò che ancora è ignoto all’uomo. Il progetto di questo apparecchio speciale nasce da una collaborazione tra la Nasa e l’Esa, l’Agenzia spaziale europea,

Come è fatto il telescopio

Si chiamerà James Webb, in onore dell’amministratore a capo della Nasa durante alcune importanti missioni spaziali, e sarà il telescopio più potente di sempre. Si tratta di un grande sistema meccanico di specchi, rivestito in lamina d’oro, con un “occhio” in grado di captare i segnali infrarossi di stelle molto lontane. L’occhio, aggiunge la rivista Focus, sarà poi protetto da un enorme “ombrello” che lo terrà al sicuro dalle radiazioni solari. Sembrerebbe un gioco da ragazzi, ma per arrivare a questo storico risultato serviranno ancora mesi di studio, lavoro e prove tecniche. A quel punto, quando il James Webb sarà pronto, prenderà il posto dell’attuale sistema di riferimento dell’Osservatorio Spaziale, il telescopio Hubble, e sarà lanciato nello spazio.

Le prospettive del telescopio James Webb

L’apparecchio James Webb non servirà solo a portare alla luce “le oscurità” dell’Universo, ma anche a saperne di più riguardo alcuni misteri del cosmo già noti e che ci riguardano da vicino, soprattutto i primissimi attimi di vita nello spazio dopo il Big Bang.

Presentate le nuove tute spaziali: sono quelle per le missioni su Luna e Marte?

A proposito di missioni spaziali, sono pronte le nuove tute per astronauti della ILC Dover, attesissime dagli appassionati di astronomia e di esplorazioni extraterrestri. L’azienda statunitense, a margine di un recente evento tenutosi negli USA, come spiega il sito HwUpgrade.it ha presentato la nuova tuta Astro, prototipo degli indumenti di nuovissima generazione che (molto probabilmente) saranno indossati dagli astronauti NASA per le prossime missioni su Marte e sulla Luna.

Le tute Astro: i modelli per attività EVA e LEA

La ILC Dover ha creato due modelli di tute, proprio come in occasione della prima missione sulla Luna ma, ovviamente, con tecnologie superiori. Si tratta delle tute per attività EVA (da indossare quando si lascia il veicolo spaziale per attività sulla superficie di altri pianeti) e attività LEA (per il lancio, la permanenza nella nave spaziale e il ritorno sulla Terra). I giunti di nuova generazione, soprattutto nelle tute per EVA, permetteranno agli astronauti di essere meno goffi e “più agili” nei movimenti; inoltre le nuove tute ILC Dover garantiscono protezione totale da micro meteoriti e radiazioni, oltre che resistenza a temperature molto basse.

La tuta per attività EVA

La tuta per attività LEA

Altre funzioni delle nuove tute spaziali

Le nuove tute della ILC Dover, inoltre, presentano un sistema di rimozione dell’anidride carbonica che permette di consumare meno ossigeno dalla scorta rispetto al passato, un provvedimento fondamentale considerato che l’obiettivo della prossima missione è rimanere su Marte e sulla Luna per molto più tempo rispetto al 1969. Presenti sulle tute anche display speciali per controllare i parametri generali e sistemi di riprese ad alta definizione per inviare immagini e fotogrammi alla base. L’ora di tornare nello sazio, dunque, si avvicina sempre di più…

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Nunzio Corrasco

Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.

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