Elon Musk, dichiarazioni shock: “Porterò l’uomo su Marte ma qualcuno potrebbe morire durante la missione”
Il “sogno” di migliaia di astronomi e ricercatori, ma soprattutto di tutto il mondo, si trasformerà presto in realtà: nel 2033 l’uomo metterà per la prima volta i piedi su Marte, un evento destinato a segnare la storia del nostro pianeta. A condurre un team di astronauti sul “pianeta rosso”, che ora è in fase di studio dai vari lander lanciati mesi e settimane fa dalle basi americane, saranno i veicoli spaziali della SpaceX di Elon Musk, l’arcinoto magnate statunitense che sta lavorando con la NASA anche al secondo allunaggio di tutti i tempi. Il CEO di SpaceX nelle scorse ore ha rilasciato delle dichiarazioni importanti durante un’intervista con Peter Diamandis, fondatore dell’organizzazione “X Prize Foundation” che promuove innovazioni tecnologiche in vari campi e le sue parole riguardo la Mission To Mars hanno fatto discutere…
Le parole di Musk
A generare il chiacchiericcio è stata questa frase: “Porterò l’uomo su Marte con SpaceX, ma qualcuno all’inizio probabilmente morirà”. Musk si riferisce ai primi viaggi su Marte con equipaggio umano che avverranno tra il 2026 e il 2033, spedizioni cosiddette “sperimentali” nelle quali potrebbe succedere di tutto. Anche se non dovrebbe. “Per la prima volta – ha aggiunto Musk – in oltre quattro miliardi e mezzo di anni è possibile espandere la vita aldilà della Terra. Nella storia ci sono state molte estinzioni di massa. Come uomini, abbiamo l’obbligo di assicurare alle creature del Pianeta Terra di continuare a vivere anche qualora ci fosse una calamità, naturale o provocata dallo stesso uomo. Certo, dalle prime missioni qualcuno non tornerà vivo ma sarà una grande avventura e un’esperienza stupenda“. QUESTA NOTTE SARÁ VISIBILE LA SUPERLUNA ROSA: ECCO COME E A CHE ORA
SpaceX porterà di nuovo l’uomo sulla Luna: ecco i dettagli
Saranno della SpaceX i veicoli spaziali che (ri)porteranno l’uomo sulla Luna entro il 2024: come riportato da Focus.it, l’azienda aerospaziale del magnate Elon Musk si è aggiudicata il contratto esclusivo con la NASA e avrà l’enorme responsabilità di condurre gli astronauti statunitensi sul nostro satellite per la seconda volta nella storia. SpaceX ha battuto la concorrenza delle concorrenti Blue Origin e Dynetics (ha giocato un ruolo importante anche il suo già vigente impegno nella missione per raggiungere Marte) e avrà il compito di realizzare la versione lunare della Starship che ha condotto i lander sul “pianeta rosso”, una capsula che dovrà fare da “navetta” per l’ultimo tratto del viaggio lunare. SULLA TERRA PIOVONO OGNI ANNO 5000 TONNELLATE DI POLVERE EXTRATERRESTRE
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Il progetto di SpaceX
La versione finale della StarShip, che la NASA chiama Human Landing System (HLS), dovrà avere la capacità di attendere gli astronauti per 100 giorni in orbita lunare prima del “rendez-vous” con il veicolo orbitale. Come fa notare il documento finale della NASA, rispetto alle proposte delle altre compagnie, il veicolo di SpaceX ha il vantaggio di prevedere un solo stadio e di poter trasportare carichi molto più pesanti (la StarShip dovrebbe essere alta 50 metri e larga 9). Ora la sfida più grande sarà però riuscire a realizzare questo veicolo entro il 2024, tre anni di lavoro per garantire sicurezza e affidabilità agli astronauti: gli ultimi prototipi creati, infatti, sono tutti esplosi (si trattava comunque di test e lanci sperimentali) e la NASA ha già dichiarato che non autorizzerà alcun viaggio spaziale con passeggeri a bordo se non avrà la certezza al 100% che i prescelti saranno al sicuro dall’inizio alla fine della missione.
Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.