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Giovedì 14 Novembre
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Esiste il pianeta “gemello” della Terra? A breve partirà la missione per scoprirlo

L'ESA (European Space Agency) è a caccia del pianeta "gemello" della Terra e ha lanciato la missione PLAnetary Transits and Oscillations of Stars (PLATO)

Esiste il pianeta “gemello” della Terra? A breve partirà la missione per scoprirlo
Terra e Luna, foto Pixabay

Esiste il pianeta “gemello” della Terra? A breve partirà la missione per scoprirlo

La vita esiste soltanto sul pianeta Terra o anche altrove nello spazio infinito? Gli scienziati astronomici si pongono continuamente questa domanda e, di conseguenza, sono al lavoro senza sosta per trovare una risposta. In particolare l’ESA (European Space Agency) è a caccia del pianeta “gemello” della Terra e a tal proposito ha lanciato la missione PLAnetary Transits and Oscillations of Stars (PLATO). Si tratta, come riportato da Tech.Everyeye.it, di un telescopio speciale (attualmente in fase di progettazione) in grado di captare possibili segnali da altre parti di vita. LA STAZIONE SPAZIALE SOLAR ORBITER HA EFFETTUATO IL PRIMO SORVOLO DI VENERE

Le tempistiche

Il telescopio PLATO sarà lanciato nello spazio nel 2026, dunque tra diversi anni ed entro un periodo di tempo necessario per completare i vari studi: ad occuparsi di progettazione, test e tutte le pratiche necessarie per prepararsi alla missione sarà l’azienda polacca SENER Polska, da oltre 50 anni fornitrice di sistemi per i settori spaziale, della difesa e della scienza. TUTTI GLI IMPERDIBILI EVENTI ASTRONOMICI DEL 2021

Scoperto il gemello del misterioso pianeta Nove: tutti i dettagli dello studio

Si discute ormai da tempo del Pianeta Nove, un ipotetico corpo celeste presente nel nostro Sistema Solare oltre l’orbita di Nettuno e dei Plutoidi. La sua esistenza è stata ipotizzata sulla base di apparenti discrepanze nell’orbita di Nettuno, ma gli scienziati non sono stati in grado di trovare prove della sue esistenza: come riportato da Everyeye.it, però, un nuovo pianeta chiamato HD 106906b sembrerebbe avere le stesse caratteristiche del Pianeta Nove. Leggi anche Il telescopio solare Inouye scatta l’immagine più dettagliata mai vista di una macchia solare

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Scoperto il “gemello distante” di Pianeta Nove

Il pianeta in questione è stato scoperto, come riportato da SkyTg24, nel 2013 dal telescopio Magellan presso l’Osservatorio di Las Campanas nel deserto di Atacam, in Cile, ma le nuove osservazioni condotte da Hubble e analizzate dagli esperti dell’Università della California a Berkeley (USA) forniscono informazioni più dettagliate e permettono di identificare questo pianeta come il “gemello distante” di Pianeta Nove: HD 106906b è un esopianeta situato a 336 anni luce dalla Terra e ha una massa di circa 11 volte quella di Giove, ovvero 3.500 volte quella della Terra.

Cosa sappiamo su HD 106906b

Il pianeta con le caratteristiche simili a quelle dell’ipotetico Pianeta Nove orbita molto lontano dalla stella madre del suo sistema binario (ovvero con due stelle di riferimento): questo pianeta, proprio per la grande distanza dalle sue stelle ospitanti e per la sua orbita eccentrica e altamente disallineata, potrebbe – secondo gli esperti – rappresentare un confronto unico con “il nostro pianeta”. Secondo le stime il sistema binario in cui si trova HD 106906b ha solo 15 milioni di anni e questo suggerisce che il Pianeta Nove potrebbe essersi formato agli albori del Sistema Solare, che ha un’età di 4,6 miliardi di anni.

Ricostruita l’orbita dell’esopianeta

Le osservazioni di Hubble hanno permesso agli astronomi di ricostruire l’orbita dell’esopianeta (pari a 15.000 anni), situata a circa 110 miliardi di chilometri dalle sue stelle: stiamo parlando, per avere un termine di paragone, di una distanza circa 730 volte maggiore rispetto a quella tra la Terra e il Sole. “Abbiamo dimostrato che il pianeta potrebbe allontanarsi a ogni orbita per via di una serie di circostanze astronomiche particolari”, ha dichiarato Robert De Rosa dell’European Southern Observatory di Santiago, in Cile.

Servono ulteriori studi

Proprio il comportamento di questo esopianeta potrebbe spiegare, quindi, l’esistenza di Pianeta Nove: serviranno chiaramente ulteriori studi per confermare una potenziale similitudine. Le varie ricerche condotte finora, concentratesi sulle perturbazioni presenti nella Fascia di Kuiper, hanno permesso di fare ipotesi più concrete ma nessuna di queste ha portato alla scoperta di Pianeta Nove.

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Valerio Fioretti

Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.

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