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Esoluna rocciosa attiva vulcanicamente individuata a 550 anni luce

Esoluna rocciosa attiva vulcanicamente individuata a 550 anni luce
Individuata esoluna attiva vulcanicamente - Foto Globalscience.it

Esoluna rocciosa attiva vulcanicamente individuata a 550 anni luce

Tracce di una esoluna di tipo roccioso, ovvero di un satellite naturale orbitante intorno ad un pianeta extrasolare, sono state ritrovate intorno al pianeta WASP-49b che dista 550 anni luce dalla Terra. È quanto si legge su Notiziescientifiche.it.

La particolarità di questa luna: è attiva vulcanicamente

Questa luna extrasolare ha una caratteristica molto interessante: a quanto pare, infatti, è attiva a livello vulcanico e potrebbe avere lava che scorre sulla sua superficie. È quanto suggerito da un gruppo di ricerca dell’Università di Berna in uno studio disponibile su arXiv. Gli studiosi non hanno osservato la luna direttamente ma si sono basati su previsioni e teorie. 

Non è un caso unico

Previsioni e teorie che sembrano confermare la tesi. Non si tratterebbe, comunque, della prima luna attiva vulcanicamente in assoluto: la luna Io intorno a Giova è il corpo meccanicamente più attivo nell’intero sistema solare.

Cosa causa il vulcanismo?

La luna appena scoperta potrebbe essere un mondo vulcanico con una superficie fusa di lava, ovvero una versione ridotta di altri esopianeti simili alla Terra: è quanto suggerito da Apurva Oza, ricercatore dell’Istituto di fisica dell’Università svizzera. Il vulcanismo è causato dalla forza mareale, cioè dalla forza di gravità del pianeta intorno a cui orbita, che la riscalda e la rende geologicamente attiva.

Come si è arrivati alla scoperta della luna

Il pianeta WASP-49b è un gigante gassoso caldo che ha una caratteristica abbastanza inusuale: intorno ad esso, infatti, è stato individuato uno strato di gas di sodio. Questo strato, comunque, è molto lontano dal pianeta ed è praticamente impossibile che sia emesso solo dal vento planetario. Proprio per questo, dopo un confronto con Giove e Io, i ricercatori sono arrivati alla conclusione che intorno al pianeta deve esserci una luna orbitante. 

Le conclusioni si rifanno ad uno studio precedente

Queste conclusioni si rifanno anche ad uno studio precedente, pubblicato nel 2006, che aveva dimostrato come grosse quantità di sodio intorno ad un esopianeta possono indicare la presenza di una luna nascosta o di un anello di materiali. 

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Biagio Romano

Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.

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