Dai dati inviati dalla navicella Kepler potrebbero emergere dettagli preziosi sull’esopianeta Kepler-1649c
La navicella spaziale Kepler della NASA a caccia di pianeti potrebbe essere andata distrutta anche se le operazioni di ricerca non si sono fermate. Gli scienziati che hanno analizzato i dati raccolti da Kepler, che la NASA ha diffuso a novembre 2018, hanno appena trovato un interessante indizio sulla presenza di un mondo delle dimensioni della Terra che potrebbe essere in grado di ospitare la vita. L’esopianeta, Kepler-1649c, circonda una stella nana rossa che si trova a 300 anni luce dalla Terra, secondo quanto riporta un nuovo studio. Kepler-1649c orbita attorno alla stella ogni 19,5 giorni terrestri. Secondo alcuni calcoli sulle distanze, sull’esopianeta potrebbe esistere acqua liquida sulla superficie.
Le due fasi della missione di Keplero
Keplero si è posto alla ricerca di nuovi pianeti usando il “metodo di transito”, monitorando le stelle in base ai piccoli cali di luminosità causati da pianeti che attraversano le loro facce dalla prospettiva del veicolo spaziale. Keplero ha svolto questa missione in due fasi. La prima delle due fasi è durata fino al 2013 mentre la seconda si è conclusa 17 mesi fa quando l’astronave è rimasta senza carburante.Entrambe queste campagne hanno avuto molto successo. Keplero ha individuato circa i due terzi dei 4.100 esopianeti scoperti fino ad oggi. E le osservazioni del veicolo spaziale suggeriscono che il 20-25% delle circa 200 miliardi di stelle nella galassia della Via Lattea ospita mondi rocciosi in un’aera abitabile.
Lo studio pubblicato su The Astrophysical Journal Letters
Keplero ha inviato una grande quantità di dati che si potranno esaminare a fondo solo in un lungo arco di tempo che potrebbe durare diversi anni. Alcuni di questi dati dovranno essere controllati anche più volte perchè spesso danno delle false positività. Alcuni vengono controllati anche due volte. Il nuovo studio in questione è stato pubblicato ieri sul The Astrophysical Journal Letters. Kepler-1649c è solo 1,06 volte la dimensione della Terra e riceve il 75% del flusso di energia stellare che il nostro pianeta riceve dal sole.
Kepler-1649c è al momento il pianeta più vicino alla Terra candidabile a ospitare la vita
La combinazione di caratteristiche rende questo mondo davvero intrigante. Potrebbe avere delle condizioni compatibili con la vita soprattutto per quanto riguarda la temperatura. Al momento, secondo gli astronomi, non esisterebbe nessun altro esopianeta considerato più vicino alla Terra con valori compatibili con la vita.
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