Scoperto ‘FarFarOut’, il corpo celeste più lontano del Sistema Solare
Si trova a circa 20 miliardi di chilometri di distanza dal Sole ed è l’oggetto celeste più lontano del Sistema solare: stiamo parlando del pianeta nano “FarFarOut“. Secondo quanto è possibile leggere su “Scienza.fanpage.it”, il nome richiama ad un’altra scoperta che era stata realizzata lo scorso 18 dicembre e che era stata definita come la “scoperta di ‘FarOut'”, un pianeta nano di colore rosso che orbita a 18 km dal Sole.
‘FarFarOut’, qual è la sua posizione?
Il primato fatto registrare da “FarOut” è di fatto durato solamente un paio di mesi, considerata la scoperta del nuovo e lontanissimo pianeta nano. A questo punto, però, non si può fare a meno di domandarci quale sia la posizione precisa di “FarFarOut: secondo quanto si legge su “Scienza.fanpage.it“, si trova ad una distanza di ben 3,5 volte superiore rispetto a quella di Plutone, vale a dire quello che era l’ex nono pianeta del Sistema Solare, declassato dall’Unione Astronomia Internazionale (UAI) nel 2006.
Come si è arrivati alla scoperta di ‘FarFarOut’?
A realizzare la scoperta di “FarFarOut” è stato il professor Sheppard, astronomo del Carnegie Institution for Science di Whashington. Lo studioso fa parte di un team che sta provando a dare la caccia al famoso Pianeta 9 (o Pianeta X) del Sistema Solare. Sheppard si è trovato ad analizzare nel dettaglio i dati raccolti dai diversi telescopi per cercare le prove relative al pianeta mancante ed è proprio da queste prove che è emerso FarFarOut.
‘FarFarOut’, al momento vi sono poche informazioni
Allo stato attuale la scoperta realizzata da Sheppard è stata annunciata su “Science”, ma non è stata supportata da articoli. Per questo motivo, dunque, sarà necessario attendere almeno un paio di mesi primi di avere delle conferme definitive sulla sua esistenza. Secondo quanto riportato da “Scienza.fanpage.it“, al momento non si conosce nemmeno la sua orbita, così come non si sa nulla di quella di FarOut e questo si deve alla grandissima distanza che ci separa da questi oggetti.
‘FarFarOut’, una scoperta rivoluzionaria
Leggendo questo articolo vi starete sicuramente chiedendo per quale motivo la scoperta di questi corpi celesti è così importante: semplice, secondo Sheppard – come si legge su “Scienza.fanpage.it“, i pianeti nani sono come delle “briciole di pane” e dunque, seguendoli, potrebbero condurci al cosiddetto Pianeta Nove. Se un giorno si dovesse davvero scoprire un pianeta così distante, saremmo costretti a riscrivere molto di ciò che sappiamo sull’evoluzione del Sistema Solare.
Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.