La Luna e le radiazioni
Dopo la conquista della Luna, avvenuta nel luglio del 1969, il satellite è stato progressivamente “abbandonato”. La sua superficie spoglia, i costi elevati delle missioni spaziali e la volontà di concentrare i propri sforzi verso altre mete (l’esplorazione di Marte, ad esempio) ha fatto desistere le agenzie spaziali terrestri dal tentare nuovi approdi sul nostro satellite naturale. L’interesse per l’esplorazione lunare, però, si è riattivato di recente, con gli USA pronti a inviare nuovi astronauti sul satellite e i privati, tra i quali Jeff Bezos ed Elon Musk, desiderosi di sfruttare la Luna da un punto di vista economico.
Il livello di radiazioni lunari
Una nuova scoperta pone l’accento sulla quantità di radiazioni presenti sulla Luna. Quantità superiori rispetto a quelle presenti sulla Terra. Gli Stati Uniti sarebbero in procinto di organizzare una nuova esplorazione sul satellite, ma la scoperta effettuata da una collaborazione tra scienziati cinesi e tedeschi ha evidenziato la pericolosità di un “soggiorno lunare” eccessivamente prolungato. Stando allo studio, sulla Luna sarebbero presenti livelli di radiazioni 200 volte più elevati rispetto ai valori riscontrati sulla Terra. Inoltre, è stato fatto un paragone con un ulteriore parametro: le radiazioni lunari sono 10 volte superiori a quelle che un passeggero subisce in un volo aereo da New York a Francoforte.
Le conseguenze dell’esposizione alle radiazioni
I dati paiono preoccupanti. Per dare un’idea degli effetti dannosi delle radiazioni sull’organismo, è sufficiente sottolineare che un’esposizione eccessiva potrebbe provocare l’insorgenza di tumori o la manifestazione di malattie neurodegenerative. Gli scienziati che hanno prodotto lo studio si sono soffermati anche sui paragoni con la Stazione Spaziale Internazionale. In questo caso, le radiazioni lunari sono due-tre volte superiori rispetto a quelle assorbite dagli astronauti impegnati sulla Stazione.
Le fonti radioattive
Lo studio ha approfondito anche l’entità delle fonti radioattive. In primo luogo, chi solcherà la superficie lunare sarà esposto ai raggi cosmici galattici; in secondo luogo, non si esclude l’eventualità che particelle solari, provenienti dalle tempeste e dalle eruzioni solari, possano giungere sin sulla superficie del satellite; infine, non manca la presenza dei raggi gamma. È evidente come le prossime esplorazioni lunari debbano tenere in considerazione i valori presentati nello studio. È logico pensare, dunque, che gli astronauti del terzo millennio saranno istruiti in merito all’utilizzo di nuovi dispositivi protettivi in grado di contrastare gli effetti dannosi delle radiazioni.
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