Nel 2006 vennero trovate da uno studente universitario delle vongole contenenti microtektiti, che attesterebbero la caduta di un meteorite
Come si legge in un articolo pubblicato sul sito Astronomy, nel 2006, uno studente universitario dell’Università della Florida del sud, chiamato Mike Meyer, trascorse la sua estate facendo collezione di fossili dalle pareti di una cava. Successivamente la sua attività è proseguita lavando via i sedimenti, alla ricerca di gusci di organismi monocellulari morti da tempo. Con sua grande sorpresa, nelle vongole è riuscito a scorgere piccoli granelli di sabbia di forma sferica.
E’ la prima volta che si trovano microtektiti dentro altri fossili
Più di 10 anni dopo, Meyer, ora professore ordinario di scienze dei sistemi terrestri alla Harrisburg University in Pennsylvania, ha scoperto che questi granelli non sono altro che microtektite, piccole perle vetrose che si formano quando un asteroide colpisce la Terra e fonde o vaporizza il terreno circostante. Questa è la prima volta che si trovano microtektiti all’interno di altri fossili e questo fatto fa ipotizzare che la Florida potrebbe essere la sede di un sito di grande impatto precedentemente sconosciuto. Meyer e i suoi colleghi hanno pubblicato i loro risultati il 6 maggio sulla rivista Meteoritics and Planetary Science.
E’ stato necessario attendere un decennio per avere le risposte
Meyer, allora ancora studente, chiese ad altri ricercatori informazioni sulla sua misteriosa scoperta, ma nessuno poteva dirgli quali fossero. Quindi, ha tenuto 83 delle piccole sfere in una scatola per oltre un decennio prima che la sua curiosità avesse la meglio su di lui. Montò i suoi oggetti misteriosi su diapositive, posando punti di colla e poi leccando un pennello per raccogliere le piccole sfere e spostarle. “Ho mangiato accidentalmente un paio di loro”, ha anche ammesso.
Le ipotesi sull’aspetto vetroso dei granelli di sabbia
Analizzando la composizione chimica delle sfere rimanenti, il loro aspetto vetroso suggeriva alcune opzioni: roccia vulcanica, microtektiti, micrometeoriti o forse alcuni processi industriali come la cenere di carbone. Dopo aver confrontato i suoi campioni con queste opzioni, Meyer ha ritenuto che somigliassero di più a microtektiti, anche se ancora non vi sono certezze.
Le tektiti
Le tektiti vengono create quando una roccia spaziale di grandi dimensioni si solleva nel terreno, sparando materiale ad alta velocità. Questo processo energetico tende a far bollire volatili come il sodio. La sua presenza in queste tektiti indica che l’impatto è stato molto vicino o che ha colpito una grande riserva di sale, come un letto oceanico.
Probabilmente Meyer ha anche individuato un nuovo sito di impatto da qualche parte vicino al suo sito di scavo del 2006. Va detto però che attualmente la cava in cui Meyer andava a caccia di vongole estinte adesso è un centro abitativo e quindi effettuare ricerche sarà decisamente complicato.
Laurea triennale in Scienze Forestali ed Ambientali e Laurea magistrale in Scienze Agrarie e del Territorio. La mia più grande passione resta da sempre la meteorologia, approfondita attraverso la tesi di laurea sperimentale e un master di "Meteorologia Nautica". I fenomeni naturali, la loro bellezza e potenza sono tra le cose che più mi affascinano al mondo.