Una fuga di gas di enormi dimensioni si verificò in Ohio nel 2018 dagli impianti della Exxon Mobil
La catastrofica fuga di metano che si verificò nel 2018 nell’Ohio venne individuata da un satellite ma fino ad allora il mondo intero ne era rimasto totalmente ignaro. L’incidente che riguardò impianti della Exxon Mobil in Ohio causò una quantità tale di emissioni da superare quella dell’intera industria petrolifera e del gas di molti paesi. A rivelare questa indiscrezione è stata la rivista Proceedings of National Academy of Sciences.
Il fatto
Il pozzo di gas naturale nella contea di Belmont in Ohio, scoppiò nel mese di febbraio del 2018 costringendo un centinaio di residenti a lasciare le proprie abitazioni. Solo un monitoraggio del metano dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) che individuò il pennacchio, riuscì a intuire la drammaticità di quanto stava accadendo. Il pozzo soffiato stava pompando 132 tonnellate (120 tonnellate) di metano nell’atmosfera ogni ora.
Il metano, le caratterisiche e i danni causati dalle emissioni nell’atmosfera
Il metano è un gas invisibile e inodore e rappresenta una delle fonti di gas a effetto serra più importanti dopo l’anidride carbonica. Secondo gli esperti, l’emissione di metano incide per un quarto nel riscaldamento globale che i gas a effetto serra stanno producendo nel pianeta. E’ vero però che le emissioni di questo gas rimangono nell’atmosfera per soli 10 anni, mentre l’anidride carbonica può durare migliaia di anni. Ma è anche vero che le emissioni di metano sono difficili da identificare proprio a causa delle caratteristiche peculiari di questo gas.
Come venne individuata la fuga di gas
Grazie alle apparecchiature sofisticate di rilevamento del metano sui satelliti dell’ESA, oggi si può avere un quadro molto più realistico sulla drammaticità del problema. Senza i dati provenienti dal satellite non avremmo mai avuto contezza della gravità dell’incidente in Ohio, scoperta da ricercatori olandesi e statunitensi. I ricercatori hanno individuato il pennacchio della fuga viaggiando verso nord lungo il confine tra Ohio e Pennsylvania e poi verso est verso la Pennsylvania.
Il pennacchio venne individuato il 27 febbraio 2018, cioè il 13 ° giorno dopo lo scoppio, che probabilmente non rappresenta il picco di emissione. La fuga è continuata fino al 7 marzo, a quel punto l’evento si è protratto per 20 giorni secondo quanto hanno riferito gli stessi ricercatori. E non è detto che altre perdite della stessa gravità non siano accadute anche in passato, passando inosservate.
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