Giappone, completata con successo la missione per il lancio di un satellite che osserverà la Terra

Il razzo H3 n. 3 è decollato dal centro spaziale di Tanegashima per poi rilasciare il satellite Alos-4

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Il razzo H3 ha portato in orbita il nuovo satellite che monitorerà anche le attività sismiche e vulcaniche

Il Giappone ha completato con successo la missione che prevedeva il lancio di un satellite avanzato per l'osservazione della Terra a bordo del suo nuovo razzo ammiraglia H3. Il razzo H3 n. 3 è decollato dal centro spaziale di Tanegashima, un'isola giapponese sud-occidentale che poi ha rilasciato il proprio carico dopo circa 16 minuti il lancio, ponendolo su un'orbita mirata.

A cosa servirà

A confermare la buona riuscita della missione ci ha pensato il Japan Aerospace Exploration Agency, o JAXA, durante il live streaming della missione. Il satellite avanzato per l’osservazione della terra, o ALOS-4, ha il compito principale di osservare la Terra e raccogliere dati per la risposta ai disastri e la creazione di mappe, anche per l’attività vulcanica e sismica e altri movimenti terrestri.

Le caratteristiche del satellite

Si tratta di un satellite molto evoluto tecnologicamente che sarà anche in grado di monitorare l’attività militare, come il lancio di missili, con un sensore a infrarossi sviluppato dal Ministero della Difesa. Il presidente della JAXA Hiroshi Yamakawa. ha elogiato il successo della missione spaziale, ritenuta essere “un grande primo passo” per garantire l’accesso del Giappone allo spazio e alla competitività internazionale.


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L'evoluzione del razzo H3

Il razzo H3 rappresenta una grande risorsa tecnologica per il Giappone, dato che attualmente si configuta come l’unico accesso indipendente allo spazio del Paese. L'evoluzione di questo razzo è stata molto problematica anche perchè il primo lancio fallito miseramente ha causato la distruzione del satellite Alos-3. H3 è frutto della partnership creata tra Mitsubishi Heavy Industries el’Agenzia Spaziale Giapponese. La versione base di questo razzo può portare in orbita strutture fino a 4 mila kg.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.