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Giove, il pianeta non è mai stato così vicino alla Terra negli ultimi 70 anni, ecco perché

Il prossimo 26 settembre il più grande pianeta del sistema solare si avvicinerà alla Terra. Ecco come osservare Giove

Giove, il pianeta non è mai stato così vicino alla Terra negli ultimi 70 anni, ecco perché
Giove, il pianeta non è mai stato così vicino alla Terra negli ultimi 70 anni, ecco perché (Foto Pixabay)

Giove, il pianeta non è mai stato così vicino alla Terra negli ultimi 70 anni

Giove non è stato mai così vicino alla Terra negli ultimi 70 anni. L’evento astronomico ci sarà il prossimo 26 settembre, quando l’orbita del pianeta lo porterà a 577 milioni di chilometri di distanza da noi. Gli scienziati e gli appassionati di astronomia potranno quindi vederlo nitidamente, anche grazie ad un semplice binocolo puntato verso Oriente dopo il tramonto.

L’evento del 26 settembre

Il prossimo 26 settembre quindi il più grande pianeta del sistema solare si avvicinerà alla Terra. Sarà posizionato a ‘soli’ 577 milioni di chilometri di distanza da noi. Sarà possibile vederlo nitidamente dopo il tramonto puntando verso est anche un semplice binocolo. Saranno visibili anche tre dei suoi quattro satelliti maggiori, Io, Europa, Ganimede e Callisto, che furono scoperti da Galileo Galilei nel 1610.

Perché Giove sarà così vicino?

Giove sarà così vicino grazie a due fattori. Raggiungerà il punto più vicino a noi mai toccato negli ultimi 70 anni e sarà anche in opposizione. Questo fenomeno si verifica ogni 13 mesi quando la Terra va a frapporsi tra il pianeta che sorge ad est e il Sole che tramonta a ovest. Le due circostanze lo faranno apparire più grande e luminoso del solito e quindi più ‘appetibile’ per gli appassionati di astronomia. Per vedere il gigante basterà aspettare il tramonto.

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Come osservarlo

Per osservare Giove quindi basta puntare il binocolo ad oriente, verso quella che sembra la stella più luminosa nel cielo, al tramonto e godersi lo spettacolo. Usando un piccolo telescopio dotato di lente da 10 centimetri, magari anche attrezzata con un filtro verde-blu, si potrà osservare anche la Grande Macchia Rossa, un enorme ciclone attivo ininterrottamente da almeno 350 anni. Lo fa sapereAdam Kobelski, un astrofisico della Nasa.

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Valerio Fioretti

Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.

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