Secondo molti scienziati, sono prematuri i timori della possibile scomparsa della grande macchia rossa su Giove
Negli ultimi 10 anni, ma in particolar modo negli ultimi cinque mesi, si è parlato con insistenza della possibile scomparsa della Grande Macchia Rossa di Giove, ma queste paure sembrano essere ancora premature, secondo alcuni scienziati. Robert Hooke, fu il primo fisico britannico che scoprì le cellule e descrisse per la prima volta la Grande Macchia Rossa nel 1665.
La macchia rossa fu scoperta nel 1979
Nel 1979, quando due veicoli spaziali Voyager volarono vicino a Giove, si scoprì che la macchia rossa non era altro che una nuvola rossa che ruotava in un enorme vortice molto più grande della Terra. Le immagini diffuse di recente hanno evidenziato un restringimento delle nuvole e si è paventato anche il rischio che entro i prossimi 20 anni questa grande macchia si sarebbe potuta estinguere del tutto. Nella primavera del 2019, gli astronomi hanno riferito che si stava “dipanando” e spargendo grandi “lame” e “fiocchi” di nuvole rosse.
La diminuzione dell’area della nuvola non deve ingannare
Secondo quanto si apprende dal sito Astronomy, dall’analisi delle immagini cloud con modelli computerizzati che incorporano la fisica di come si muovono i fluidi, un gruppo di ricercatori di Berkeley ha scoperto che l’area della nuvola spot è più grande del suo vortice sottostante, il gas vorticoso che la definisce. Una diminuzione dell’area della nuvola non vuol dire per forza che il vortice stia sparendo.
In futuro si dovrà studiare a fondo il vortice
È difficile determinare la relazione tra la dimensione della nuvola e la dimensione del vortice o persino come si formano e si dissipano le nuvole del grande pianeta. Bisognerà studiare più a fondo il suo vortice e non la nuvola per comprendere le ragioni di questo restringimento. Secondo questi ricercatori non ci sarebbero le prove che quel vortice stesso abbia cambiato dimensione o intensità.
L’atmofera di Giove è la spia dello stato di salute del pianeta
L’atmosfera di Giove e dei suoi vortici è fondamentale per capire lo stato di salute di questo pianeta. Alcuni sono anticicloni che ruotano nella direzione opposta alla rotazione del pianeta; altri sono cicloni che ruotano nella stessa direzione della rotazione del pianeta. Gli anticicloni appaiono come nuvole luminose e quindi sono facilmente rilevabili, ma i cicloni (tranne ai poli) spesso hanno nuvole filamentose o nessuna nuvola. I cambiamenti nella loro velocità sono repentini e spesso si verificano per motivi misteriosi.
Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.