Giove potrebbe diventare il secondo sole del nostro sistema solare?

Giove, ecco perchè potrebbe candidarsi a diventare il secondo sole del nostro sistema solare e i rischi ipotetici per il nostro pianeta

Giove, foto archivio (Foto: Pixabay)
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La massa di Giove è più del doppio della somma delle masse di tutti gli altri pianeti del nostro sistema solare

La metà di tutti i sistemi stellari della galassia è formata da coppie o terzine di stelle. Il nostro sistema solare invece presenta solo una stella, il Sole, e una grandissima quantità di pianeti piccoli. Ma non tutti piccoli. L'eccezione è costituita da Giove che per grandezza potrebbe essere definito il fratello minore del Sole. Si tratta ovviamente del più grande pianeta del sistema solare. Se si sommassero tutte le masse degli altri pianeti, non si raggiungerebbe nemmeno la metà della massa di Giove. Questo ovviamente ci dà le dimensioni di quanto sia davvero enorme la massa di questo pianeta la cui massa della Terra a confronto è praticamente insignificante.

Come si è formato questo pianeta

Giove è talmente grande che potrebbe quasi diventare una stella a sé stante. Se fosse circa 20 volte più grande di quello che è attualmente, sarebbe talmente pesante che le pressioni e le temperature nel nucleo sarebbero abbastanza alte da attivare la fusione nucleare e candidare Giove a diventare una stella nana. La grande quantità di materiale di cui composto il nostro sistema solare si è unito per formare i pianeti e la maggior parte di quel materiale è finito su Giove. Un piccolo gruppo di rocce e ghiacci – probabilmente circa 5-10 volte la massa della Terra – formava un nucleo che aspirava giù tutto l'idrogeno e l'elio circostanti in modo rapido.

Cosa potrebbe accadere se Giove crescesse di massa

Immaginare che Giove possa diventare 20 volte più grande non è poi così impossibile come si pensa quando si parla di misure astronomiche. Se il nostro sistema solare fosse stato leggermente diverso, Giove avrebbe finito per accendersi e illuminarsi come un secondo sole. Ciò non esclude la formazione di altri pianeti – sappiamo di pianeti in orbita attorno a stelle binarie – ma renderebbe la vita sulla Terra molto più improbabile, poiché i pianeti che orbitano nei sistemi binari non hanno mai quelle temperature necessarie per prevenire l'evaporazione dell'acqua o il congelamento per il freddo. Quindi è un bene per noi che Giove continui a rimanere di queste dimensioni e non si ingrandisca, altrimenti il rischio per la nostra incolumità sarebbe elevatissimo.


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Giove, le ultime immagini hanno svelato alcuni misteri sulle tempeste

A proposito di Giove, proprio qualche giorno fa, un gruppo di ricerca dell’Università di Berkeley in California è riuscito a catturare delle immagini suggestive di questo pianeta, grazie al Gemini North Telescope nella Hawaii. Le immagini del Gemini mixate con quelle catturate da Hubble, hanno svelato il punto dove si formano le tempeste più potenti che avverrebbero attorno a grandi “nuclei convettivi” che sono collocate ben sopra profonde nuvole di acqua ghiacciata e liquida. Si è capito che la famosa Grande Macchia Rossa in realtà è formata da “buchi” nella copertura nuvolosa.

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Valerio Fioretti

Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.