Gli astronomi hanno previsto le macchie solari utilizzando le onde sonore, ecco cosa hanno scoperto
La superficie del Sole è una danza turbolenta di gravità, plasma e campi magnetici. Proprio come il tempo sulla Terra, il suo comportamento può sembrare imprevedibile. Il primo modello da osservare sulla superficie solare è stato quello delle macchie solari. Le macchie solari furono notate da alcuni antichi astronomi, ma sono state regolarmente studiate sin dal 1600. Gli astronomi hanno scoperto che il Sole attraversa anni attivi e anni tranquilli. Esiste un ciclo di 11 anni di conteggio delle macchie solari alto e basso. Ci sono anche altri cicli, come il ciclo di Gleisberg, che dura 80-90 anni, come riporta sciencealert.com. Wow!, il potente segnale captato dallo spazio e mai identificato: c’è finalmente una spiegazione?
Prevedere le macchie solari
Ma mentre prevedere i cicli delle macchie solari è relativamente facile, prevedere la comparsa di una singola macchia solare non lo è. Una delle sfide della previsione delle macchie solari è che non possiamo posizionare i sensori direttamente sulla superficie del Sole. Misurare i campi magnetici che creano le macchie solari è difficile. Ma gli astronomi hanno imparato che il Sole può essere studiato usando le onde sonore e questa tecnica sta iniziando a consentire loro di prevedere le singole macchie solari. Uno dei progetti che studiano il Sole in questo modo è il Global Oscillation Network Group (GONG). È una raccolta di sei telescopi solari che misurano il movimento della superficie del Sole 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Leggi anche La Cina ha lanciato una nuova missione per ottenere i primi nuovi campioni lunari
Le vibrazioni sonore
Le vibrazioni della superficie del Sole sono causate dalle onde sonore che si muovono attraverso l’interno del Sole. Lo studio del Sole in questo modo è noto come eliosismologia. Sebbene sia utilizzato principalmente per studiare l’interno solare, le onde sonore sono anche influenzate da caratteristiche della superficie come le macchie solari e recentemente il team di GONG ha utilizzato questa funzione per prevederne una. Circa una settimana fa, il team GONG ha notato che le vibrazioni acustiche solari sembravano essere interrotte da una caratteristica sul lato opposto del Sole. Non potevano vedere la caratteristica, ma era coerente con quella di una macchia solare. Leggi anche Scoperta una nana bianca che si raffredda più lentamente: ecco una possibile spiegazione
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La scoperta
Quindi il team di ricercatori ha previsto che un ammasso di macchie solari potrebbe essere stato visibile dalla Terra intorno al giorno del Ringraziamento. E si è scoperto che avevano ragione. Questo tipo di previsione è estremamente utile perché le macchie solari di grandi dimensioni sono spesso accompagnate da altre attività come i brillamenti solari.
I brillamenti solari
I brillamenti solari intensi possono disturbare i satelliti moderni come il GPS e, nel caso più estremo, potrebbero minacciare di far collassare la nostra rete elettrica. Prevedere questi eventi con diversi giorni di anticipo ci darà il tempo di mitigarne gli effetti. Con ulteriori ricerche, il team di GONG e altri potrebbero persino essere in grado di prevedere la comparsa delle macchie solari prima che si formino.
Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.