Gli astronomi rilevano milioni di segnali da una civiltà intelligente: ecco di cosa si tratta
Le civiltà intelligenti sono possibili e noi ne siamo la prova. Trovare segni di altre civiltà nella galassia della Via Lattea non è così semplice, ma abbiamo strumenti a nostra disposizione. Sulla base delle nostre capacità tecnologiche, possiamo estrapolare i segnali che la tecnologia aliena potrebbe emettere e cercarli. Questi segni sono chiamati tecnosignature e i nostri sforzi nella ricerca dell’intelligenza extraterrestre (SETI) ruotano attorno ad essi, in particolare nelle lunghezze d’onda radio. “Uno dei grandi vantaggi della ricerca di tecnofirme a lunghezze d’onda radio è che siamo sensibili ai segnali emessi da migliaia di anni luce di distanza, e non ci vuole molta potenza“, cme ha detto l’astronomo Jean-Luc Margot dell’Università della California Los Angeles, come riporta ScienceAlert.com. Asteroide si avvicina velocissimo alla Terra e nessuno se ne accorge: ecco cosa è successo
Segnali provenienti dalla Terra
Margot e il suo team hanno recentemente condotto una ricerca di tecnofirme utilizzando il Green Bank Telescope, un potente radiotelescopio in Virginia. Nell’aprile del 2018 e del 2019, per un tempo totale di osservazione di quattro ore, si sono diretti verso 31 stelle simili al Sole attorno al piano galattico, rilevando un totale di 26.631.913 tecnosignature candidate. Un’analisi più attenta dei dati ha rivelato che ognuna di quelle candidature tecnologiche è stata generata proprio qui sulla Terra. Ma i metodi utilizzati per elaborare quei dati sono un passo avanti significativo nell’identificazione di possibili firme tecnologiche aliene. SCOPERTO COME L’ACQUA DI MARTE EVAPORA E SI DISPERDE NELLO SPAZIO
L’elaborazione dei dati
Il team ha apportato diversi miglioramenti alla propria pipeline di elaborazione dei dati, perfezionando la sensibilità e la velocità di rilevamento del segnale, nonché il filtro utilizzato per classificare automaticamente i segnali RFI nei dati, escludendoli così come tecnosignature aliene. Come ha notato Margot, questi filtri hanno correttamente contrassegnato 26.588.893 (99,84%) dei segnali come RFI antropogenici. Quando hai a che fare con numeri così grandi, rimangono ancora molti dati da elaborare; in questo caso, erano 43.020 segnali. La maggior parte di questi segnali rimanenti rientrava nell’intervallo di RFI noti e sono stati classificati di conseguenza. NEL SISTEMA SOLARE ESISTEVA UN ALTRO PIANETA TRA URANO E NETTUNO: TUTTI I DETTAGLI
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La rilevazione dei segnali
“Se un segnale viene rilevato in più direzioni nel cielo, possiamo essere estremamente sicuri che sia antropogenico“, ha detto Margot. “Un segnale extraterrestre da un emettitore a distanze interstellari verrebbe rilevato in una sola direzione.” Il risultato non è inaspettato. Anche una ricerca all’inizio di quest’anno su un campione stellare molto più grande, 10 milioni di stelle, non ha rilevato segni di tecnologia aliena. Ma non era questo il punto; o almeno, non l’unico punto.
Studio disponibile su arXiv
La scoperta di altre forme di vita rivoluzionerebbe la nostra comprensione dei sistemi viventi. La ricerca è stata accettata su The Astronomical Journal ed è disponibile su arXiv.
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