Questo sito contribuisce alla audience di Il Messaggero

Mercoledì 13 Novembre
Scarica la nostra app

Gli astronomi scoprono un raro tesoro che potrebbe spiegare l’evoluzione dei buchi neri

Scoperto buco nero con massa superiore a quasi 100.000 volte quella del Sole: come si chiama, dove si trova e tutti i dettagli

Gli astronomi scoprono un raro tesoro che potrebbe spiegare l’evoluzione dei buchi neri

Scoperto un buco nero di massa intermedia: è estremamente raro

Una nuova affascinante scoperta potrebbe aiutare nel fornire una spiegazione sull’evoluzione dei buchi neri. All’interno di AKA M31, ammasso di stelle nella galassia di Andromeda, gli astronomi sono riusciti nell’intento di identificare un buco nero con massa superiore a quasi 100.000 volte quella del Sole. Siamo in un regime di “massa intermedia”, sfuggente e particolarmente ricercata dagli astronomi, in virtù delle possibili spiegazioni che la sua conformazione potrebbe dare su questioni di varia natura. I BUCHI NERI POSSONO PRODURRE ORO: I DETTAGLI

Un “anello mancante”: il buco nero intermedio

La scoperta avrebbe a che vedere con la rilevazione di un buco nero “raro”, una sorta di “anello mancante”. Un’analisi più approfondita potrebbe aiutare nel dedurre il processo della loro evoluzione, così come illustrato da un documento ad opera di un team di specialisti. All’interno del documento, ha spiegato Renuka Pechetti (della Liverpool John Moores University), a capo di un team internazionale di astronomi, si descrivono i modelli di massa e cinematica ad alta risoluzione, utili per la rilevazione di buchi neri con massa intermedia pari a 100.000 volte quella solare.

In linea di massima, le dimensioni dei buchi neri rientrano in due intervalli di massa – da 100 sino a un milione di volte la massa del Sole. Nel mezzo, però, c’è una fascia intermedia, ma le rilevazioni di buchi neri di questo tipo sono estremamente rare. LA RUSSIA TESTA UN’ARMA NELLO SPAZIO E DISTRUGGE UN SATELLITE: USA INFURIATI, COSA É SUCCESSO

L’ammasso stellare B023-G078

Si è detto come gli IMBH (Intermediate-Mass Black Hole, buchi di neri di massa intermedia) siano decisamente rari. Ciò rappresenta una notevole difficoltà: senza di essi, gli scienziati si trovano in difficoltà nel comprendere i fondamenti della coesistenza tra due regimi di massa notevolmente differenti tra loro. Tuttavia, l’ammasso di stelle B023-G078, nella galassia di Andromeda, potrebbe ribaltare le carte in gioco. B023-G078 è l’ammasso stellare più massiccio della galassia, e al suo interno si è supposta l’esistenza di un buco nero. A tal proposito, gli astronomi si sono rimboccati le maniche per tentare di calcolarne la massa, a partire dal moto delle stelle dell’ammasso. METEORITE CADE AL SUD ITALIA, PAURA TRA LA POPOLAZIONE

CONTINUA A LEGGERE

Il calcolo della massa dell’IMBH

Attraverso calcoli approfonditi, gli scienziati hanno misurato una massa pari a 91.000 masse solari: in pratica, l’1,5% della massa di B023-G078. Da ciò si è dedotto che quello contenuto nell’ammasso stellare sia a tutti gli effetti un IMBH. In passato, la galassia madre di B023-G078 doveva essere una galassia nana. L’aspetto più interessante della vicenda, però, è dato senza dubbio dalla nuova individuazione del buco nero intermedio, che potrà servire per nuove deduzioni sulla natura dei buchi neri.

La nostra newsletter!

Ricevi gli aggiornamenti e le ultimissime
su Meteo e Scienza via mail!

ISCRIVITI ORA!

Valerio Fioretti

Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.

SEGUICI SU:

Ultima Ora

Ultima Ora Terremoto