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Domenica 17 Novembre
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Gli scienziati hanno chiesto aiuto agli utenti privati per trovare una rara specie di buco nero

Buchi neri, ecco come gli utenti privati potranno aiutare gli scienziati nell'identificare una rara specie

Gli scienziati hanno chiesto aiuto agli utenti privati per trovare una rara specie di buco nero
Rilevate due onde gravitazionali a breve distanza di tempo (Foto: Pixabay)

Basterà un semplice Pc e una connessione ad internet per aiutare gli scienziati nel tracciare l’esistenza di buchi neri di massa intermedia

Se possiedi un computer e hai momenti liberi, potresti essere proprio tu a dare una mano agli scienziati per identificare una specie molto particolare di buco nero che gli astronomi in passato pensavano non esistesse. I buchi neri sono di due tipi principali: i buchi neri di massa stellare, che generalmente hanno circa 10-24 volte la massa del nostro sole, e la variante molto più pesante nota come buchi neri supermassicci, che possono essere miliardi di volte più massicci.

Basterà un pc e un accesso a Internet per collaborare

Ma gli astronomi hanno anche trovato una manciata di cosiddetti buchi neri di massa intermedia che ricadono tra i due estremi in quanto a dimensioni come si legge sul sito Astronomy. Una equipe di scienziati del Museo di Scienze Naturali della Carolina del Nord ha invitato gli utenti a rintracciare questi rari buchi neri, che potrebbero fornire informazioni su come si formano i più comuni buchi neri supermassicci.

I volontari hanno semplicemente bisogno di un computer con accesso a Internet e un mouse. Dopo un breve tutorial sul sito web del progetto, vengono mostrate le foto delle galassie a spirale provenienti da tutto l’universo e viene chiesto di tracciare le braccia, un processo che generalmente richiede circa un minuto o meno.

L’obiettivo è quello di individuare buchi neri di massa intermedia

Gli scienziati quindi dovranno poi combinare i tracciati di 15 diversi volontari per ottenere una traccia composita per ciascuna immagine. In definitiva, l’obiettivo è quello di trovare galassie che siano più “sciolte” del normale, una forma che suggerisce un buco nero di massa intermedia che potrebbe appostarsi al centro.

Se lo sforzo del crowdsourcing è fruttuoso, i ricercatori prevedono di utilizzare ulteriori osservazioni del telescopio e un diverso tipo di relazione – tra la massa del buco nero e la dispersione delle stelle vicino al centro galattico – per confermare i primi accenni di un buco nero di massa intermedia.

Gli esseri umani sono più bravi dei Pc nell’individuare galassie a spirale

Gli esseri umani sono più efficaci dei computer attraverso modelli predisposti per individuare le galassie a spirale, come quelli con basso contrasto, linee spezzate o altre imperfezioni, ha affermato Patrick Treuthardt, un astronomo del North Carolina Museum of Natural Sciences. Ha parlato del progetto in una conferenza stampa che si è svolta la  scorsa settimana durante una riunione dell’American Astronomical Society a St. Louis.

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Alessandro Allegrucci

Laurea triennale in Scienze Forestali ed Ambientali e Laurea magistrale in Scienze Agrarie e del Territorio. La mia più grande passione resta da sempre la meteorologia, approfondita attraverso la tesi di laurea sperimentale e un master di "Meteorologia Nautica". I fenomeni naturali, la loro bellezza e potenza sono tra le cose che più mi affascinano al mondo.

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