Gli scienziati mappano per la prima volta la parte interna di Marte
Marte è stato per migliaia di anni soltanto un puntino rossastro nel cielo notturno, ma da quando abbiamo cominciato a mandare sonde e a fare osservazioni la nostra visione di questo pianeta è dovuta cambiare più di una volta. Adesso abbiamo un possibile modello attendibile del nucleo del pianeta. La prestigiosa rivista statunitense Science ha pubblicato uno spaccato dell’interno del pianeta, che rivela una sorpresa per quanto riguarda le dimensioni del suo nucleo. ASTEROIDE ENORME STA ATTRAVERSANDO IL SOLE, ECCO CHE SUCCEDE
Molte informazioni da Insight
Dopo 2 anni di ricerca e decenni di pianificazione, grazie al lander Insight della NASA, che ha raggiunto il pianeta rosso nel 2018, abbiamo potuto iniziare a avere dati migliori sulle parti ignote del sottosuolo marziano. Il lander è atterrato su una zona piuttosto pianeggiante, chiamata Elysium Planitia e con il suo piccolo sismometro ha cominciato a ascoltare i martemoti, le vibrazioni sismiche del pianeta che sono simili ma non identiche per riuscire a quelle della Terra. A differenza del nostro mondo, infatti il pianeta rosso non ha placche tettoniche e la crosta, a quanto pare, è soltanto un enorme gigantesco guscio pieno di faglie o fratture nella roccia, legate principalmente al fatto che il pianeta sta continuando lentamente a raffreddarsi e quindi si contrae, ma non ha ancora raggiunto la fine del processo. TRACCE DI METANO SU MARTE, ECCO I DETTAGLI
Una struttura differente
In più di 2 anni di osservazioni Insight è riuscito a individuare 733 discontinuità osservando 35 dei martemoti più grand,i con una magnitudine compresa tra 3 e 4. Questo ha permesso agli scienziati una mappatura piuttosto accurata del pianeta e delle sue strutture sotterranee. Anche se differiscono per tanti punti, Marte e Terra hanno in comune il fatto di essere formate da tre strati: crosta, mantello e nucleo. Le somiglianze finiscono qua, però, perché la composizione è profondamente differente. Secondo gli scienziati la crosta marziana dovrebbe essere di uno spessore compreso tra 20 e 37 km, circa un terzo di quella terrestre e formata da due o tre sottolivelli… AURORA COSTANTE SU GIOVE, ECCO DA COSA DERIVA
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Ecco cosa c’è sotto
Superato questo strato duro c’è il mantello, che è stato stimato in 1560 km di spessore e che si appoggia su un gigantesco nucleo liquido che ha un diametro più o meno pari alla metà di quello del pianeta stesso. Gli scienziati non si aspettavano di trovare una massa liquida così grande e non sappiamo se al suo interno si trovi un altro livello solido. Al momento la quantità di dati recuperati dal lander non è sufficiente per speculazioni attendibili, ma ha fornito molte informazioni anche sull’assenza del campo magnetico del pianeta rosso.
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