Grandi quantità di ossigeno rilevate nell'atmosfera di una stella antica
Un team internazionale di astronomi ha rilevato grandi quantità di ossigeno in una stella formatasi nelle prime ere dell'universo
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Grandi quantità di ossigeno rilevate nell'atmosfera di una stella antica
Un team internazionale di astronomi di diverse università del mondo ha rilevato, come si legge su Everyeye.it, grandi quantità di ossigeno nell’atmosfera di una delle stelle più antiche di sempre grazie al telescopi Keck.
Le parole dell'esperto
Queste le parole di John O’Meara, lo scienziato a capo dei Telescopi Keck: “Questo risultato è molto emozionante. Ci racconta alcune delle prime ere dell’universo tramite le stelle nel nostro cortile cosmico. Non vedo l’ora di vedere misurazioni come questa, in modo da poter comprendere meglio la prima diffusione di ossigeno e di altri elementi in tutto il giovane universo.
La stella osservata
La stella in questione si chiama J0815+4729 e gli astri come questo sono indicati come stelle dell’alone: questo, spiega l’astrofisico e coautore dello studio dell’UC San Diego Adam Burgasser, è dovuto alla loro distribuzione approssimativamente sferica intorno alla Via Lattea.
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L'ossigeno non esisteva nell'universo primordiale
Dopo idrogeno ed elio, l’ossigeno è il terzo elemento più abbondante dell’universo ed è anche il principale componente elementare della crosta terrestre: questo gas, però, non esisteva nell’universo primordiale ma è stato creato attraverso reazioni di fusione nucleare che si verificarono in profondità all’interno delle stelle più massicce, con una massa pari a 10 o più volte quella del Sole.
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Quali informazioni da questa stella?
Stelle come quella osservata sono molto antiche e permettono agli astronomi di avere più informazioni sulla produzione di elementi nelle prima fasi della storia del cosmo: l’astro in questione, stando alla sua composizione primitiva, si è infatti formato durante le prime centinaia di milioni di anni dopo il Big Bang, probabilmente dal materiale espulso dalle prime sopernovae della Via Lattea. I dati hanno rilevato, inoltre, una composizione molto insolica: relativamente grandi le quantità di carbonio, azoto e ossigeno presenti, molto più piccole quelle di calcio e ferro.
Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.
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