Grosso asteroide contro la Terra, cosa succederebbe in caso di impatto? Per la NASA l'umanità sarebbe nei guai

Secondo la NASA, se un grosso asteroide punterebbe la Terra per l'umanità non ci sarebbero scampi: non abbiamo ancora le tecnologie adatte

Grosso asteroide contro la Terra, cosa succederebbe in caso di impatto? Per la NASA l'umanità sarebbe nei guai - Foto Pixabay
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Grosso asteroide contro la Terra, cosa succederebbe in caso di impatto? Per la NASA l'umanità sarebbe nei guai

Fluttuando nello spazio, il nostro pianeta ha la possibilità di incrociare la propria orbita con quella di altri corpi celesti: sì, insomma, stiamo parlando dei meteoriti. La Terra è costantemente colpita dai meteoriti, che però infrangendosi contro la nostra atmosfera si disintegrano e giungono al suolo in frammenti. Ma cosa succederebbe, invece, nel caso di impatto con un asteroide di dimensioni importanti? Secondo la NASA in quel caso non avremmo grosse speranze. Leggi anche Razzo cinese in caduta libera sulla Terra: previsto il possibile giorno dell’impatto. Tutti i dettagli

L'ipotesi dell'esperimento

La NASA ha preparato, in tal senso, un esperimento per il Planetary Defense Conference – 2021, un'esercitazione nella quale si ipotizza che un asteroide, chiamato 2021PDC (che però non esiste realmente) fosse stato individuato il 19 aprile scorso e fosse noto la sua traiettoria sia in rotto di collisione con il nostro pianeta, con il impatto previsto a metà ottobre: nonostante il netto anticipo, non sapremmo realmente cosa fare per difenderci e comunque ogni tentativo potrebbe risultare inutile. Leggi anche Eta Aquaridi, le stelle cadenti di maggio: ecco come e quando osservarle

La missione della NASA contro un meteorite

Nei prossimi mesi la NASA farà partire una missione per studiare la possibilità di un attacco cinetico su un asteroide: lo farà colpendo un sistema binario di asteroidi per studiare gli effetti sulla loro traiettoria. Con le tecnologie attuali, però, neanche 6 mesi di preavviso sarebbero sufficienti per preparare una missione con l'obiettivo di deviare la traiettoria di un grosso asteroide (col diametro di centinaia di metri). Lo studio, come si legge su Sputniknews, ha elencato tutti gli step dall'individuazione dell'asteroide all'impatto. Leggi anche La materia oscura potrebbe distruggersi schiantandosi contro esopianeti


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Solo dopo alcuni giorni le prime certezze

Partendo da un'individuazione il 19 aprile a una distanza di 35 milioni di chilometri, i primi giorni sarebbero dedicati al calcolo della traiettoria esatta; si riuscirebbe così a stimare al 5% la probabilità di un incrocio tra le orbite e come data d'impatto il 20 ottobre; solo ad inizio maggio le prime certezze: si inizierebbe a quel punto a considerare le varie ipotesi di missione per distruggere o provare a deviare l'asteroide.

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Perché il tempo non basterebbe

A quel punto, dopo aver stabilito come mitigare il rischio, non saremmo in grado di lanciare un veicolo spaziale in così poco tempo. L'asteroide in questione, della dimensione di 800 metri di diametro e una composizione rocciosa, sarebbe comunque difficile da distruggere con un'arma nucleare. Solo entro la fine di giugno si capirebbe con certezze quale continente verrebbe colpito, e solo una settimana prima il punto esatto: evacuare in così poco tempo la zona sarebbe molto difficile. Si potrebbe provare a colpire l'asteroide appena fuori l'atmosfera con sequenze multiple di testate nucleari: a quel punto, però, sarebbe impossibile deviarlo e si potrebbe cercare solo di frantumarli (col rischio di trasformarlo in tanti asteroidi in grado di colpire la Terra). In ogni caso le informazioni essenziali arriverebbero solo poche settimane prima dell'impatto: con le tecnologie attuali in ogni caso l'umanità sarebbe nei guai.

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Biagio Romano

Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.