Identificato un esopianeta con attorno un campo magnetico: tutti i dettagli
Qualche giorno fa, la rivista scientifica Nature Astronomy ha pubblicato e diffuso la notizia di una scoperta eccezionale: è stato identificato un campo magnetico intorno ad un esopianeta. Ciò apre nuove ipotesi sulla possibile presenza di forme di vita in un Sistema Solare diverso dal nostro. SCOPERTA ENORME RISERVA D’ACQUA SU MARTE: ECCO DOVE
La scoperta che cambia tutto
La notizia dell’identificazione di un campo magnetico intorno a HAT-P-11b, un esopianeta distante da noi circa 123 anni luce, sta facendo rapidamente il giro del mondo. Utilizzando la sofisticata tecnologia del telescopio Hubble, un gruppo di ricercatori è stato in grado di rilevare la presenza di ioni di carbonio e di una magnetosfera capace di interagire con i campi magnetici. Il campo magnetico è essenziale per la vita: intorno al pianeta Terra è piuttosto forte e costituisce una valida protezione contro le particelle energetiche emesse dal Sole. Ancora oggi gli scienziati non sono sicuri che ciò si possa verificare anche sugli altri pianeti, motivo per cui il Sistema Solare è sempre monitorato. Su Giove (il Pianeta Rosso), ad esempio, è presente ma è significativamente più debole rispetto a quello terrestre. ENORME ASTEROIDE IN AVVICINAMENTO ALLA TERRA, ECCO QUANTO É GRANDE E QUANDO “ARRIVA”
A cosa potrebbe portare la scoperta?
La scoperta del campo magnetico attorno all’esopianeta HAT-P-11b ha sollevato interessanti questioni. Essenziale per lo sviluppo della vita, può rivelare in qualche modo la presenza di forme “aliene” al di fuori dal nostro Sistema Solare? HAT-P-11b potrebbe diventare una sorta di pianeta “gemello” della Terra, caratterizzato da condizioni ideali di abitabilità (adeguatamente distante dal Sole, con acqua, luce e una temperatura gradevole)? A tal proposito ricordiamo che nel 2009 gli astronomi francesi hanno osservato quello che si pensava fosse un debole segnale radio proveniente dall’esopianeta e confermato successivamente nel 2016 dagli scienziati dell’Università di St Andrews.
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Ecco cosa viene messo in discussione ora
Gilda Ballester, professoressa dell’Università dell’Arizona, si è detta eccitata dalla notizia in quanto i dati registrati dal telescopio Huddle hanno evidenziato una magnetosfera costituita sia da un componente ionico esteso intorno al pianeta che da una lunga coda di ioni in fuga. Inoltre, accanto a questa interessante scoperta, il gruppo di scienziati ha notato la presenza di metalli nell’atmosfera in quantità nettamente inferiore rispetto alla Terra. Ciò mette in discussione anche la teoria ufficiale riguardo la formazione degli esopianeti.
Naturalmente, la ricerca non si conclude qui. L’esopianeta HAT-P-11b continuerà ad essere monitorato con interesse al fine di ottenere maggiori informazioni che potrebbero addirittura stravolgere alcune teorie che fino ad oggi erano ritenute solide e pressoché infallibili.
Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.