Esperimento in Giappone
Una sorta di esperimento è in atto in Giappone dove per la prima volta nella storia è stato bombardato un asteroide. Un asteroide altro non è che un piccolo corpo celeste simile per composizione ad un pianeta terrestre, generalmente privo di una forma sferica, in genere con un diametro inferiore al km, anche se non sono rari nemmeno quelli con dimensioni più grandi. Alcuni infatti risultano particolarmente massicci e recentemente scoperti nel sistema solare esterno che vengono considerati tali.
Agenzia spaziale giapponese (JAXA)
Nel Sistema Solare sono già stati numerati e catalogati oltre 600 000 asteroidi e probabilmente altre centinaia di migliaia attendono ancora di essere scoperti. Un esperimento pericoloso negli ultimi giorni, in questo mese di aprile è stato effettuato in Giappone ed è consistito in un bombardamento di un asteroide. Lo scorso 5 aprile l’Agenzia spaziale giapponese (JAXA) ha bombardato per la prima volta nella storia un asteroide, e ora ha pubblicato uno spettacolare video nel quale viene mostrato lo sgancio del dispositivo Small Carry-on Impactor, autore della pionieristica impresa.
Filmato pubblico sul profilo Twitter
Il filmato, è pubblicato sul profilo ufficiale Twitter della missione Hayabusa 2, dove è possibile vederlo. Davvero spettacolare il video che mostra la discesa dello SCI e dettagli spettacolari dell’asteroide che è stato bersaglio di ingegneri nipponici.
Come ha funzionato l’esperimento
E’ servito molto tempo e manovre attente da parte della sonda Hayabusa 2. Questa si è innanzitutto portata a 500 metri di altezza dall’asteroide e ha liberato poi “il bolide”e un’altra piccola sonda chiamata DCAM3, che è servita per riprendere il momento d’impatto e il cratere che si è formato. Ma è servito davvero bombardare un asteroide? Perchè si è arrivati a tale decisione? L’obiettivo a quanto si legge, è stato quello di raccogliere il suo prezioso materiale all’interno, quello buio e mai esposto a radiazioni solari che riesce comunque a mantenere intatta la sua struttura (Fonte: scienzefanpage.it).
La sonda Hayabusa 2 si recherà sul luogo del cratere
La sonda Hayabusa 2 si recherà sul posto e sul cratere che è stato formato, per raccogliere i frammenti che si spera possa poi riportare sulla Terra. Questi dovrebbero arrivare da noi entro il 2020. Nelle scorse settimane la sonda giapponese aveva prelevato altre polveri e detriti ma servirà ancora del tempo, circa un anno per avere informazioni maggiormente dettagliate. Seguiranno ulteriori notizie, siamo sicuri che non mancheranno ulteriori sorprese nel corso dei prossimi mesi.
Laurea triennale in Scienze Forestali ed Ambientali e Laurea magistrale in Scienze Agrarie e del Territorio. La mia più grande passione resta da sempre la meteorologia, approfondita attraverso la tesi di laurea sperimentale e un master di "Meteorologia Nautica". I fenomeni naturali, la loro bellezza e potenza sono tra le cose che più mi affascinano al mondo.
