Il buco nero "divora" una stella: le incredibili immagini diffuse dalla NASA (VIDEO)

La NASA ha diffuso un video nel quale ricostruisce ciò che avviene quando una stella si avvicina troppo ad un buco nero

Il buco nero "divora" una stella: le incredibili immagini diffuse dalla NASA (VIDEO). Fonte foto: Repubblica.it
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Buco nero, ecco cosa accade quando una stella si avvicina troppo

Uno degli elementi di maggior mistero ed interesse che caratterizzano l'Universo è senza ombra di dubbio l'esistenza dei cosiddetti “buchi neri". In tal senso, nell'ottobre del 2015 – secondo quanto è possibile leggere su “Repubblica.it" – la NASA ha deciso di realizzare una ricostruzione con la quale era intenzionata a mostrare cosa accade quando una stella passa troppo vicino ad un buco nero. Gli scienziati della NASA che hanno voluto ricostruire questo fenomeno hanno preso in considerazione un buco nero situato a 290 milioni di anni luce da noi.

Il buco nero “divora" la stella

Nel video che è stato realizzato dalla NASA, il buco nero nella fase iniziale può essere individuato solo in relazione alla distorsione della luce delle stelle sullo sfondo. Nel momento in cui la stella si avvicina al buco nero, viene risucchiata dalla forza gravitazionale dello stesso, fino ad essere interamente disintegrata. Tutto ciò comporta la formazione di un disco intorno al buco nero, con lampi gamma e raggi X. Di seguito potrete vedere il video realizzato dalla NASA e pubblicato da “Repubblica.it“.


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Cos'è un buco nero?

A questo punto non si può fare a meno di porsi una domanda: ma cosa sono questi buchi neri? Per rispondere, è sufficiente sottolineare che – come riportato da “Adnkronos.com" – nel momento in cui una stella piuttosto massiccia, più di 6-7 volte rispetto al Sole, esplode come supernova dà origine ad uno degli elementi più affascinanti dell'Universo: vale a dire il buco nero. L'Istituto INAF di Padova, inoltre, sottolinea come i buchi neri non siano in grado di inghiottire tutto ciò che hanno intorno: l'attrazione che essi esercitano nei confronti di un corpo dipende dalla distanza di quest'ultimo.

I buchi neri non si possono studiare

A rendere ancora più affascinante tutto ciò che ruota attorno ai buchi neri è quell'alone di mistero che ancora oggi li avvolge. Secondo quanto riportato dall'Istituto INAF e pubblicato da “Adnkronos.it“, i buchi neri sono gli unici oggetti celesti che non possono essere studiati direttamente in quanto non emettono radiazioni. Ciò che ci consente di immaginare come sono fatti sono le nostre conoscenze in materia di fisica e matematica.

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Stephen Hawking, uno dei maggiori studiosi dei buchi neri

Tra i più attenti studiosi dei buchi neri vi era il matematico, cosmologo e astrofisico Stephen Hawking, morto nel 2018 a 76 anni. Quest'ultimo, infatti, ha elaborato alcune delle teorie più conosciute che spiegano l'evoluzione dell'universo, oltre a dedicarsi allo studio dei buchi neri. A tal proposito, non si può fare a meno di menzionare il saggio di divulgazione scientifica scritto dallo stesso Hawking che si intitola “Dal big bang ai buchi neri. Breve storia del tempo".

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Nunzio Corrasco

Laureato in Scienze Politiche e giornalista pubblicista, fin dai primi anni di liceo ho sempre coltivato la passione per la scrittura. Mi sono sempre occupato di scrivere notizie relative a tutto ciò che riguarda l'attualità. Esperto nel settore relativo alla salute e in quello scientifico-tecnologico, appassionato di cronaca meteo, geofisica e terremoti.