Il CERN scopre un altro indizio sul mistero dell'antimateria mancante nell'universo

I fisici del Cern hanno effettuato una simulazione dalla quale sono scaturiti interessanti indizi sull'antimateria mancante nell'universo

Cern, scoperto un altro indizio sul mistero dell'antimateria (foto: Pixabay)
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Il Cern scopre un altro indizio sul mistero dell'antimateria mancante nell'Universo

Per certi versi uguali e per altri contrarie: non è un enigma, ma il risultato del confronto fra materia e antimateria. Da diverso tempo, la loro relazione è oggetto di studi per gli scienziati di tutto il mondo, in particolare per quelli del CERN di Ginevra, il laboratorio di fisica nucleare più grande a livello planetario. Proprio qui ha avuto luogo l'esperimento LHCb, dal quale proviene una scoperta in grado di spiegare, del tutto o in parte, i misteri legati alle origini dell'Universo. Un nuovo tassello di un mosaico iniziato a comporre nel 1928, quando Paul Dirac elaborò le prime ipotesi legate al comportamento delle particelle atomiche.

Antimateria: che cos'è l'esperiemnto LHCb?

I fisici del laboratorio ginevrino hanno effettuato una simulazione in piccolo di quello che potrebbe essere accaduto durante il Big Bang. A tale scopo, hanno impiegato un acceleratore di particelle, ma non uno qualunque: si tratta del Large Hadron Collider, meglio conosciuto come LHC. Il dispositivo ha dato il nome a ben quattro esperimenti, il più significativo dei quali è risultato lo studio LHCb. La collisione ha generato ad urti che le hanno scisse in particelle ancora più stabili, in linea con la logica del decadimento.

Perchè l'Universo esiste?

Per comprendere meglio, dobbiamo fare una premessa. È noto che la proporzione fra materia e antimateria era 1:1, in epoca primordiale. Sappiamo, inoltre, che l'incontro fra positroni e antiprotoni avrebbe dovuto condurre ad annichilazione e l'Universo scomparire, convertendo integralmente la materia in energia. Il meccanismo secondo cui tutto ciò non sia avvenuto non è casuale, ma riconducibile alla violazione della simmetria CP, osservata per la prima volta nel 1964 nel laboratorio newyorchese di Brookhaven. Già in quegli anni, gli studiosi avevano ipotizzato uno squilibrio fra le due parti, a favore della materia.


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L'ultimo risultato della simulazione

Dalle osservazioni è emerso un fatto nuovo: il processo avviene in maniera leggermente differente per materia e antimateria e, proprio da questa piccolissima variazione, avrebbe avuto origine il Cosmo. Il modello, quindi, darebbe una spiegazione alle teorie sulla violazione della simmetria elaborate negli Anni Sessanta, andando a più fondo sulle cause che l'hanno generata. Tutto ciò che vediamo, quindi, dipende da quel piccolo residuo proveniente dal decadimento. Il mondo e il genere umano, quindi, non sarebbero frutto di una casualità.

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Marco Antonio Tringali

Coltivo da anni la passione per la scrittura e per i social network. La ricerca della verità, purchè animata da onestà intellettuale, è una delle mie sfide. Scrivo da diversi anni per importanti siti di informazione che mi danno l'opportunità di dare sfogo alla mia passione innata per il giornalismo.