Il menù degli astronauti, cosa si mangia nello spazio? Dalla carne frullata ai sandwich introdotti clandestinamente
Tutti noi (o quasi) abbiamo sognato almeno una volta, da bambini, di diventare astronauti: qualcuno ci è riuscito realmente, altri no. In pochi, però, sanno come sia realmente la vita nello spazio e, oltre all’immancabile fascino, quante difficoltà questa comprenda.
I primi pasti erano “rivoltanti”
Come si legge su Astronomy.com, infatti, in molti avrebbero probabilmente riconsiderato l’idea di voler diventare astronauti se avessero saputo quali fossero gli ingredienti “ammessi” inizialmente nello spazio. I primi pasti erano infatti “rivoltanti”, ma fortunatamente la situazione è migliorata col passare degli anni.
Il primo desiderio degli astronauti che rientrano sulla terra
Al loro rientro sulla terra, comunque, tra i desideri più forti degli astronauti c’è quello di tornare a mangiare il proprio piatto preferito: è il caso, recente, di Christina Koch della NASA che, dopo 328 giorni in orbita, rientrata sul nostro pianeta ha voluto assolutamente mangiare chips in salsa. Sulla Stazione Spaziale Internazionale, infatti, non è ammesso il cibo croccante: le briciole potrebbero danneggiare le apparecchiature.
I pasti del primo umano in orbita attorno alla Terra
Nel 1961, il cosmonauta sovietico Yuri Gagarin fu il primo umano in orbita attorno alla Terra e, di conseguenza, la prima persona a mangiare nello spazio: i suoi pranzi prevedevano due porzioni di carne frullata conservata in contenitori simili a un tubetto di dentifricio, da spremere direttamente in bocca per cibarsi. Era comunque previsto anche il dessert: un tubetto di cioccolata. L’anno dopo toccò all’americano John Glenn, che aveva a disposizione in più una cannuccia, un tubo di salsa di mele e alcune compresse di zucchero da sciogliere in acqua. A sua disposizione anche frullato di carne di manzo e verdure in un tubetto.
Quando il cibo viene introdotto clandestinamente
La grande preparazione degli astronauti non li rende immuni al desidero di mangiare qualcosa di gustoso: e così nel 1965 il pilota John Young riuscì a introdurre clandestinamente un sandwich di carne in scatola a bordo di Gemini 3. Dopo i primi morsi, però, furono costretti a riporre il panino: le briciole del pane, infatti, fluttuavano nella cabina. Grandi passi in avanti sono stati poi fatti con le missioni Apollo, grazie all’introduzione dell’acqua calda e delle ciotole, che ancora oggi assumono cibo liofilizzato perché la rimozione dell’acqua impedisce ai batteri di crescere.
Nuove ricette nascono nello spazio
Attualmente la NASA permette agli astronauti di portare un sandwich caldo con loro al momento del lancio e di mangiarlo in orbita. E per quanto riguarda g li alimenti? Sale e pepe potrebbero creare ulteriori pericoli, quindi vanno erogati in forma liquida. Tutto è impacchettato, che sia una bistecca, della pasta o del caffè, che si beve attraverso una cannuccia. Alcuni cosmonauti diventano creativi e danno vita a nuove ricette, magari non troppo gradite sulla Terra.
Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.