Il team del MIT afferma di aver trovato il modo migliore per deviare gli asteroidi terrestri che fanno paura
Non è previsto al momento che un asteroide di notevoli dimensioni faccia rotta verso la Terra, ma nel caso dovesse accadere in futuro, gli scienziati del MIT hanno messo a punto una strategia decisionale per capire come agire.
La strategia decisionale
Un team guidato da Sung Wook Paek, ha studiato un piano di difesa nel caso di un asteroride in arrivo verso il nostro pianeta che consta di tre punti. In primis, sparargli un proiettile per deviarne la traiettoria, il momento giusto è quando l’asteroide si avvicina al punto di gravitonal keyhole, come si legge su astrospace.it. La seconda fase consiste del lancio di un satellite scout in grado effettuare le misurazioni necessarie per conoscere le peculiarità e la posizione. Terza e ultima fase, il lancio di due satelliti scout che dovranno agganciare l’asteroide per completare l’operazione di cambio di traiettoria. I due scout dovrebbero anche effettuare ulteriori misurazioni per programmare altri proiettili per il futuro.
Su cosa si è basato il piano
Il piano del MIT si è basato sulle misurazioni ottenute dagli asteroidi Apophis e Bennu che sono ben noti, ma potrebbe non essere così per altri asteroidi scoperti più di recente. Una delle componenti chiave per la formulazione del piano MIT è il tempo. Infatti, la strategia con il lancio dei due satelliti scout dovra avvenire tra 2 e 5 anni dalla prevista collisione, altrimenti sarà quasi impossibile deviare la traiettoria dell’asteroide.
Al momento nessun asteroide in arrivo
Non c’è un asteroide al momento che potrebbe impattare con la Terra. In passato, l’asteroide 99942 Apophis si pensava potesse raggiungere il punto di gravitional keyhole nel 2029 ed entrare in rotta di collisione con il nostro pianeta nel 2036. In realtà, approfondendo gli studi in modo più dettagliato, si è scoperto che questo pericolo non sussiste. Ovviamente non si può escludere in futuro che ciò accada, è successo già e potrebbe ripetersi, per questo motivo il MIT ha comunque messo a punto il suo piano nel caso ciò avvenisse.