
Sono state scattate le prime immagini cosmiche dal nuovo telescopio spaziale SPHEREx della NASA: ecco a cosa serviranno
Pochi sanno che SPHEREx è il nuovo telescopio spaziale a infrarossi progettato per raccogliere informazioni senza precedenti sull’evoluzione dell’universo. La realizzazione di questo prodigioso strumento fa parte di un progetto più organico realizzato dalla NASA e denominato Medium Explorer che è iniziato nel 2019. Un progetto che ha come scopo quello di raccogliere immagini importanti che possano consentire agli astronomi di poter ricostruire la storia della formazione delle galassie, indagare le origini dell’acqua e delle molecole nelle regioni in cui si formano stelle e pianeti ed esplorare la distribuzione del ghiaccio interstellare.
Le caratteristiche del nuovo telescopio
Il nuovo telescopio della NASA è dotato di una tecnologia di spettroscopia di assoluto valore attraverso la quale sarà possibile osservare lunghezze d’onda che vanno da 0,75 a 5,0 micron. Ecco perchè questo prezioso strumento saprà effettuare indagini anche attraverso la polvere che oscura la luce visibile. Questo telescopio a infrarossi dovrà mappare milioni di galassie in tutto il cielo. I sei rilevatori dell’osservatorio hanno già catturato e inviato diverse immagini non calibrate, a cui sono stati aggiunti colori di luce visibile per rappresentare le lunghezze d’onda infrarosse.
A cosa serviranno le nuove immagini
Attraverso queste nuove immagini, l’osservatorio potrà analizzare l’intero cielo quattro volte in una missione di due anni, utilizzando la spettroscopia passando al setaccio la luce di centinaia di milioni di oggetti celesti su più lunghezze d’onda rispetto a qualsiasi precedente indagine all-sky. Con questa tecnica gli scienziati contano di poter analizzare nel dettaglio la composizione di ogni oggetto o la distanza di una galassia mediante i colori che verranno assegnati a ciascuna lunghezza d’onda infrarossa. Questi dati aiuteranno gli scienziati nelle loro indagini su questioni fondamentali come le origini dell’Universo e le origini dell’acqua nella nostra Galassia.
Quando entrerà in azione il telescopio?
La luce che entra nel telescopio, si dividerà lungo due percorsi, che portano a file di tre rilevatori ciascuna. Gli ingegneri del Jet Propulsion Laboratory hanno da poco completato i controlli della navicella spaziale su SPHEREx con esito positivo. Le immagini iniziali appena pubblicate confermano che la messa a fuoco del telescopio è corretta. Questo è un dato confortante tenuto conto che se dovessero nascere problemi non potranno essere apportate modifiche mentre il telescopio è in orbita. Il telescopio dovrà essere operativo già a fine aprile e ben presto ci fornirà preziose informazioni sulle origini del nostro pianeta e potrà alzare il velo su tanti misteri ancora irrisolti.
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