Questo sito contribuisce alla audience di Il Messaggero

Lunedì 18 Novembre
Scarica la nostra app

Il pianeta KELT-9b, il più caldo mai conosciuto, sta fondendo molecole di idrogeno nella propria atmosfera

Esopianeta Kelt 9B, ecco i risultati di una ricerca effettuata da una equipe di osservatori di Chicago che spiegherebbero la distribuzione di calore sul pianeta

Il pianeta KELT-9b, il più caldo mai conosciuto, sta fondendo molecole di idrogeno nella propria atmosfera
Immagine archivio di un esopianeta foto: ANSA

L’esopianeta Kelt-9B sta diffondendo molecole di idrogeno nell’atmosfera secondo le osservazioni di una equipe di esperti americani

Il pianeta KELT-9b, l’esopianeta più caldo che conosciamo, è stato scoperto nel 2017. Si tratta di un esopianeta che ha tre volte la massa di Giove e che orbita attorno alla sua stella ogni giorno e mezzo ed ha una temperatura di circa 4.300 gradi Celsius. La sua temperature è superiore perfino a quella di alcune stelle. La temperatura è talmente elevata da separare le molecole di idrogeno, che sono state oggetto di osservazione da parte degli astronomi.

I risultati delle osservazioni

Una equipe di ricercatori dell’Università di Chicago ha provato a capire il modo con cui viene distribuito il calore in questo esopianeta, utilizzando il prezioso telescopio spaziale, Spitzer. Come molti pianeti vicini, KELT-9b è fissato in modo ordinato alla sua stella, il che significa che un lato è sempre disposto di fronte alla sua stella, mentre l’altro lato è permanentemente di fronte al freddo gelido dello spazio. Ciò significa che quando il pianeta passa davanti alla sua stella, ci mostra il suo lato notturno. Quando invece passa dietro la stella, è possibile scorgere il suo lato illuminato. Per ovvie ragioni, il lato rivolto verso la stella è decisamente molto più caldo del lato notturno. Rilevando la temperatura di entrambi i lati di KELT-9b mentre orbita attorno alla sua stella, gli astronomi hanno creato una mappa di calore 2D del pianeta.

Cosa si è scoperto

L’equipe di osservatori, ha scoperto che le due parti sono più uniformi di quanto si aspettassero. Il lato caldo è risultato leggermente meno caldo e il lato freddo meno freddo. Inoltre, gli scienziati si aspetterebbero che il punto più caldo del pianeta si trovi a mezzogiorno, dove la superficie del mondo si trova direttamente di fronte alla sua stella ospite. Ma invece, il punto caldo di KELT-9b si trova a circa 20 gradi ad est di mezzogiorno, contro ogni previsione.

Le conclusioni dei ricercatori

Su alcuni pianeti, i venti potenti distribuiscono il calore, portando gas caldi intorno al lato più freddo del pianeta. Per giustificare queste temperature, i suoi venti dovrebbero avere una velocità di oltre 241.400 chilometri all’ora, oltre ogni limite dal punto di vista fisico. Una tesi che non convince affatto gli osservatori che invece ritengono che il calore della stella vicina stia diffondendo una elevata quantità di molecole di idrogeno che poi si spostano verso il lato oscuro del pianeta. Questa azione di separazione e ricombinazione spiegherebbe il modo con cui il calore viene distribuito uniformemente. In futuro serviranno nuovi studi per capire, non solo il motivo della distribuzione di calore di KELT-9b ma anche quello di altri esopianeti

La nostra newsletter!

Ricevi gli aggiornamenti e le ultimissime
su Meteo e Scienza via mail!

ISCRIVITI ORA!

Valerio Fioretti

Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.

SEGUICI SU:

Ultima Ora

Ultima Ora Terremoto