Il rover della Nasa Perseverance è atterrato su Marte in cerca di vita, si apre una nuova pagina delle esplorazioni spaziali
Il rover Perseverance della Nasa è atterrato su Marte. Applausi di gioia alla Nasa dopo il riuscito atterraggio di Perseverance. Il rover è atterrato nel cratere Jezero, un bacino largo 45 chilometri appena a Nord dell’equatore marziano. Questo bacino, circa 3,9 miliardi di anni fa conteneva un lago. Su apre quindi una nuova pagina delle esplorazioni spaziali, con il quinto rover che tocca Marte. La missione Mars 2020 è destinata a cercare tracce di vita passata e a raccogliere i primi campioni del suolo marziano che nel 2031 saranno portati sulla Terra in una serie di messioni in cui l’Italia ha un ruolo importante. Leggi anche: Il cratere più grande della Luna potrebbe nascondere segreti sconvolgenti
Sonda molto sofisticata
E’ la sonda più sofisticata che l’agenzia spaziale Usa abbia mai inviato su Marte, che punta a portare a termine il suo obiettivo. Miliardi di anni fa Marte era un pianeta umido e con condizioni potenzialmente adatte alla vita. Quindi il rover andrà a caccia di queste tracce. La ricercatrice napoletana Teresa Fornaro dell’Inaf di Firenze ha spiegato, come riporta Repubblica.it: ‘Cercheremo tracce di vita su Marte e il rover Perseverance sarà capace di cercare queste ‘tracce’. Il mio ruolo sarà aiutare nell’interpretazione dei dati degli strumenti a bordo del rover e di comprendere se ci sono i ‘segnali’ di vita’. Leggi anche: Meteorite attraversa il cielo, tante le segnalazioni dalla Spagna.
Cosa si aspettano i ricercatori?
I ricercatori non si aspettano che la vita si sia evoluta su Marte, ma che ci siano stati microrganismi unicellulari. Il viaggio di Persevernce è iniziato sette mesi fa. Ha superato i “sette minuti di terrore”, ovvero delicatissima manovra con la quale il vettore è passato da 20 mila a zero chilometri orari. Poi si è aperto il paracadute e il robot ha iniziato alle 21.55 italiane la sua avventura alla ricerca di indizi di vita. La missione è costata tre miliardi di dollari e durerà due anni e. La missione ha anche ha lo scopo di porre una pietra miliare sulla strada verso l’obiettivo di trasportare un giorno esseri umani sul pianeta rosso.
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E’ stato l’atterraggio più rischio della storia
Solo metà dei tentati atterraggi su Marte sono riusciti in passato e quello di Perseverance è stato il più rischioso mai tentato. Il rover è dotato di un perforatore, un braccio robotico di due metri e sette diversi strumenti di rilevazione scientifica. Porta con sè un piccolo elicottero, chiamato “Ingenuity” che tenterà il primo volo controllato su Marte. In caso di successo, si aprirebbero prospettive tecnologiche ancora più vaste.
Dati a Terra nel 2031
I campioni raccolti da Perseverance verranno stoccati in contenitori che saranno raccolti da una successiva missione condotta insieme all’European Space Agency. Un vettore spaziale riporterà i campioni a Terra, nel 2031. L’atterraggio di Perseverance è stato preceduto dall’invio della sonda emiratina Hope, entrata con successo nell’orbita marziana lo scorso 9 febbraio.
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