Un nuovo studio sulla formazione del Sistema Solare
Tra gli argomenti di maggiore interesse per gli scienziati, e in particolare per gli astronomi, c’è la formazione dei pianeti. Di recente un nuovo tassello è stato aggiunto in tal senso, visto che uno studio effettuato da alcuni ricercatori coordinati da Tim Lichtenberg dell’università di Oxford e pubblicato sulla rivista Science ci fornisce ulteriori conoscenze sulla formazione del Sistema Solare. Leggi anche Meteora genera un incredibile bagliore in cielo, stupore tra la popolazione: ecco quello che è successo in Galles nelle ultime ore
Perché il Sistema Solare ha pianeti rocciosi e gassosi
Il Sistema Solare, secondo lo studio riportato da Ansa.it, si è formato in due tappe e questo spiegherebbe anche la diversità tra i pianeti rocciosi più interni, ovvero Mercurio, Venere, Terra e Marte, e quelli gassosi, come Giove. A formarsi prima, secondo lo studio effettuato con nuovi dati e una simulazione, è stato il Sistema Solare interno, che è più asciutto, mentre il Sistema Solare esterno è più umido. Leggi anche La vita sulla Terra è una questione di fortuna: ecco perché
Il doppio processo di formazione
Grazie alle osservazioni sui dischi di polveri e gas che si formano intorno alle stelle appena nati è stato scoperto che nella regione del disco dove nascono i pianeti possono esserci livelli di turbolenza con interazioni tra grani di polvere nel disco e acqua in grado di innescare due differenti esplosioni di formazione di mattoni di pianeta: la prima avviene nelle regioni più interne del sistema planetario, la seconda – che avviene successivamente – in una regione più lontane. Leggi anche Scoperto il gigantesco pianeta “zucchero filato”: tutti i dettagli e dove si trova
Perché nel Sistema Solare interno i pianeti sono rocciosi
Sono proprio questi due distinti episodi a determinare le differenti modalità geofisiche di evoluzione: nella regione interna e più vicina alla stella i mattoni dei pianeti si “disidratano” rapidamente, mentre nella regione più lontana rimangono più umidi.
La simulazione che ha portato al risultato dello studio
Tramite una simulazione sulla formazione del Sistema Solare i ricercatori hanno mostrato come la differenza tra pianeti rocciosi interni e quelli gassosi esterni si possa spiegare se questi pianeti sono nati in due fasi diversi: secondo Lichtenberg, i giovani pianeti del Sistema Solare interno divennero molto caldi, svilupparono oceani di magma interni, formarono velocemente nuclei di ferro e il loro contenuto di elementi volatili evaporò, facendoli diventare pianeti asciutti.
Classe '93, napoletano di nascita, interista di fede. Scrivo sul web da quando avevo 16 anni: prima per hobby, poi per lavoro. Curioso di natura, amo le sfide (soprattutto vincerle). Mi affascinano il mondo dell'informazione e quello della comunicazione.