Il veicolo spaziale inizierà il 15 aprile la prima manovra finalizzata alla raccolta di campioni sull’asteroide
Il veicolo spaziale OSIRIS-REx della NASA si sta avvicinando, fisicamente e temporalmente, al suo obiettivo principale. Nel 2018 arrivà a Bennu e da poco più di un anno studia l’asteroide, alla ricerca di un sito dal quale estrarre dei campioni. OSIRIS-REx è l’acronimo di Origins, Spectral Interpretation, Identification delle risorse, Security-Regolith Explorer. Dopo aver raccolto il campione, il veicolo tornerà sulla Terra affinchè venga studiato e analizzato a fondo.
La manovra di avvicinamento ha presentato insidie impreviste
Il team di OSIRIS-REx ha selezionato con attenzione un sito di campionamento. Quando l’astronave arrivò all’asteroide Bennu, la NASA scoprì che la superficie dell’asteroide era più impegnativa di quanto pensassero. Sebbene la superficie contenesse un’abbondanza del materiale delle giuste dimensioni per il campionamento del veicolo spaziale, alcune insidie ne hanno minato il percorso. Il team di OSIRIS-REx ha stilato un elenco di quattro potenziali siti di campionamento. La scelta sarebbe caduta su due siti di campionamento: un sito primario e un sito secondario. I due gruppi di siti sono stati nominati Nightingale come sito principale e Osprey come sito di backup.
Le fasi di avvicinamento alla superficie
Durante tutto il processo di selezione del sito, OSIRIS-REx ha ricollegato Bennu in tre fasi: Ricognizione A, B e C. Durante ogni fase, si è progressivamente avvicinata alla superficie, raccogliendo maggiori dettagli su ciascun sito. Il 3 marzo è iniziata la fase C in cui il veicolo ha sorvolato Nightingale ad un’altitudine di soli 250 metri (820 piedi). L’altezza dell’orbita di sicurezza del veicolo spaziale è di un km (0,6 miglia), ma per circa cinque ore, OSIRIS-REx ha abbandonato quell’orbita di sicurezza. Il sito di Nightingale si trova in un cratere ed è largo circa 16 metri. Durante la manovra, tutti gli strumenti scientifici sono stati impiegati sul sito di campionamento. E’ stato anche impiegato l’imager PolyCam del veicolo spaziale. PolyCam è un telescopio da 20,3 cm (8 pollici) e più si avvicina a Bennu, più riesce ad immagazzinare immagini ad alta risoluzione in grado di fornire preziosi dettagli sulla superficie.
Quando è prevista la prima prova di campionamento
Dopo questa fase, OSIRIS-REx è tornato nella sua orbita domestica sicura, ma nella direzione opposta. Adesso però tutto è pronto per iniziare le prove di campionamento che rappresentano il momento clou di questa missione. Sono previste due prove di campionamento, e la prima è prevista per il 15 aprile. La navicella spaziale farà il suo approccio più vicino allora, arrivando a meno di 125 metri dalla superficie di Bennu. Quando si arriverà a quella distanza, inizierà la manovra del Checkpoint. Quando arriverà a 50 metri della superficie, il veicolo inizierà ad indietreggiare. Successivamente si avvicinerà leggermente, tra i 25 ei 40 metri, prima di arretrare ancora. La manovra di campionamento si dovrebbe concludere per la fine di agosto 2020.
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