Individuato il primo esopianeta in orbita attorno a tre stelle
Tutto quello che c'è da sapere sul nuovo esopianeta che orbita attorno a un sistema trinario stellare
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Localizzato il primo esopianeta che orbita attorno a un sistema trinario stellare: cosa significa e tutti i dettagli
Tra i principi consolidati dell’astronomia, vi è sempre stata la convinzione che le stelle presenti nella galassia della Via Lattea avessero un compagno che è legato dalla forza gravitazionale. Questo significa che i sistemi stellari sono composti da due stelle massimo e che in casi rarissimi sono stati trovati sistemi composti da sette stelle. Ebbene, la novità che sembra essere emersa recentemente riguarda la scoperta di un esopianeta che orbita intorno a un sistema composto da ben tre stelle, definito “trinario" stellare: una notizia che metterà in discussione molte convinzioni degli scienziati. METEORITE SI SCHIANTA AL SUOLO IN ITALIA, ECCO DOVE
Pianeti binari e trinitari: le difficoltà
Secondo una stima elaborata negli ultimi giorni, le stelle con una compagnia binaria sono circa il 40/50% mentre un altro 20% si trova all’interno di sistemi con 3 o più stelle. Ciò comporta una difficoltà per gli oggetti più piccoli a permanere all’interno del sistema, profilando, dunque, delle criticità dal punto di vista della gravitazione. Sulla base delle analisi, infatti, gli esopianeti trinitari sono circa 32, più il sistema definito GW Orionis. LANCIATO IL SATELLITE NASA CHE MONITORERÁ IL CAMBIAMENTO CLIMATICO
GW Orionis e lacune del disco protoplanetario
GW Orionis è ubicato a una distanza di 1.300 anni luce ed è stato immediatamente attenzionato dagli astronomi per il disco protoplanetario di enormi dimensioni disallineato che ruota intorno a tre stelle. Mediante l’Atacama Large Millimeter-Submillimeter Array, gli scienziati hanno notato un difetto nel disco proplanetario. La causa di tale lacuna è da ravvisarsi, probabilmente, nel movimento realizzato dai pianeti, che mentre ruotano intorno alla stella, spazzerebbero lontano il gas e la polvere durante il tragitto delle orbite, dando vita a un gap nello spazio. La peculiarità di GW Orionis, inoltre, risiede nel fatto che le stelle darebbero vita a un complesso campo gravitazionale con stranezze causate dalle stesse stelle.
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I risultati dell’analisi
Così l’astronomo Jeremy Smallwood, che collabora da anni con l’Università del Nevada a Las Vegas (USA), ha confermato tale tesi, integrandola con simulazioni tridimensionali e idrodinamiche che ne danno chiara testimonianza. Dall’analisi è emerso che la coppia a cui le stelle hanno dato vita non bastano a dividere il protoplanetario e che probabilmente è lo stesso Giove ad esserne la causa. In termini pratici, questo significa che la formazione dei pianeti è molto più vasta di quello che si pensava in passato e che lo stesso processo di formazione potrebbe sopravvivere anche a condizioni estreme, come nel caso dello spazio intorno alle stelle triple. La sfida per il futuro? Quella di vedere gli esopianeti nelle prossime osservazioni in modo diretto, per poterli studiare e analizzare con maggiori dettagli.
Sono un fisico, meteo appassionato e meteorologo, scrivo da anni notizie sul web. Sono esperto di argomenti che riguardano sport, calcio, salute, attualità, alpinismo, montagna e terremoti.
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